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Centro di raccolta di Porta a Mare, Ucic-Prc: "Come trasformare un'importante opera pubblica in un pozzo senza fondo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

La maggioranza che sostiene il sindaco Filippeschi nella giornata di ieri ha approvato la prima variazione di bilancio all'interno della quale si prevede di spendere 355.000 euro per realizzare un nuovo centro di raccolta dei rifiuti per i cittadini di Porta a mare.

Sembrerebbe una buona notizia, se non fosse che la stessa opera era stata realizzata tre anni fa!

Nel Febbraio 2013 veniva infatti inaugurato il centro di raccolta di Porta a mare in via del Gargalone: circa 300.000 euro di soldi pubblici, di cui circa 200.000 provenienti dalle casse comunali, spesi per agevolare i cittadini della zona ovest della città nel conferimento dei rifiuti ingombranti e delle varie categorie non conferibili nei normali cassonetti.

Purtroppo però il centro di raccolta ha trovato sulla sua strada Ikea, che ne ha richiesto fin da subito lo spostamento. Assecondare qualsiasi richiesta della multinazionale svedese era l'imperativo dell'amministrazione, e così senza tutelarsi a sufficienza – il modo più semplice sarebbe stato quello di acconsentire allo smantellamento della stazione ecologica solo dopo la realizzazione della nuova – eccetto delle fideiussioni dell'amministratore unico della Sviluppo Navicelli, Stefano Bottai, che si sono rivelate carta straccia, si accettava che la Sviluppo Navicelli Spa smantellasse un'opera pubblica con l'impegno di realizzare successivamente quella nuova a proprie spese. Poi la Sviluppo Navicelli è fallita, le fideiussioni a garanzia dell'opera si sono rivelate fittizie e il nuovo centro di raccolta non è più stato realizzato. Risultato: i cittadini di Porta a mare, CEP, la Vettola, San Piero, continuano a stare senza il servizio nonostante la spesa di 300.000 euro. E la maggioranza che continua a ripetere che lo scandalo delle fideiussioni tossiche non cade sulle tasche delle cittadine e dei cittadini di Pisa.

Per sbloccare la situazione, in attesa di una procedura fallimentare che non si sa se mai vedrà la fine, si è stanziato con la variazione nuovamente la somma già spesa meno di tre anni fa per realizzare l'opera: ovvero pagheremo due volte le stesse strutture.

Ma lo scandalo non finisce qui. Infatti nello scorso novembre la maggioranza aveva già approvato una variazione di bilancio stanziando per la seconda volta questi soldi, ma poi il bando per i lavori non era stato realizzato e da qui la nuova variazione. Ciò che risulta incredibile e ingiustificabile è come mai dal novembre del 2015 al giugno del 2016 l'importo necessario per rifare il centro di raccolta si cresciuto esponenziale. Infatti se nel 2015 la variazione di bilancio era di 240 mila euro questa volta è di 355 mila euro, praticamente più di quanto avevamo stanziato la prima volta.

Dal punto di vista politico è l'ennesima dimostrazione di una amministrazione che sta implodendo sempre più su se stessa e a pagarne le conseguenze sono sempre più le cittadine e i cittadini. Infatti mentre la maggioranza che sostiene il sindaco Filippeschi continua a dire che i soldi non ci sono e così si tagliano i finanziamenti al sociale, dall'altro sperperano così i soldi per un evidente caso, l'ennesimo di cattiva amministrazione della cosa pubblica.
 

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