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'Pisa 81', Forza Italia: "Cosa è stato fatto per evitare i problemi abitativi?"

I consiglieri Logli e Buscemi hanno depositato un'interpellanza in Seconda Commissione Consiliare Permanente per chiedere chiarezza sulla questione

"Che cosa ha fatto l'assessore al Sociale, Ylenia Zambito, per evitare l'insorgere di problemi abitativi a seguito della dismissione in blocco del complesso immobiliare 'Pisa 81'?" A domandare chiarimento in merito alla vicenda Gino Logli e Riccardo Buscemi, consiglieri comunali di Fi-Pdl, che hanno depositato un'interpellanza in Seconda Commissione Consiliare Permanente.

Costruiti nel 1984, gli edifici 'Pisa 81', alla Piagge, hanno avuto una storia travagliatissima tra esposti, silenzi, denunce, problemi di conformità strutturale ed edilizia.  Nel dicembre 2014 il Consiglio d'amministrazione della fondazione Enpam, proprietaria degli oltre 200 appartamenti e delle decine di fondi che costituiscono il complesso, ha deliberato la vendita, in blocco, degli immobili. "La vendita - scrivono i consiglieri nell'interpellanza - è stata preceduta da una autocertificazione di agibilità nel novembre del 2015, ancora sottoposta ad una procedura di controllo. Nel gennaio 2016 è emerso che il complesso 'Pisa 81', difformemente da quanto deliberato dal Cda di Enpam nel 2014, non è stato venduto in blocco alla cooperativa omonima 'Pisa 81', creata appositamente da alcuni investitori per la procedura di alienazione, ma è invece stato mantenuto parzialmente nella proprietà dell'Enpam, in parte venduto a soci della cooperativa ed infine ceduto in  parte ad una immobiliare, Porta a Terra Spa".

La società immobiliare, come primo atto formale, ha poi disdetto le locazioni con gli inquilini degli appartamenti acquistati. "Tale susseguirsi di fatti - proseguono i due consiglieri - ha dato corpo alle peggiori prospettive evidenziate nel corso della lunga vicenda, residuando ora, oltre che prevedibili contenziosi, l'emergere di un problema abitativo. In altre dismissioni Enpam aveva firmato protocolli d'intesa con associazioni che rappresentano interessi degli inquilini per tutelare i diritti dei cittadini residenti. A Pisa questo non è avvenuto". Quindi l'interrogativo che i consiglieri rivolgono alla Commissione. "Che cosa ha fatto - chiedono i due consiglieri comunali - l'assessore per evitare l'insorgere di problemi abitativi in seguito a quella che è la più grande dismissione immobiliare a memoria pisana? Soprattutto in considerazione del fatto che data 16 aprile 2015 il Consiglio Comunale di Pisa, all'unanimità dei votanti, l'aveva invitata ad occuparsi della situazione".

"Alcuni degli abitanti - spiega Ylenia Zambito - sostengono di essere stati messi negli alloggi popolari del complesso dal Comune. Ho quindi dato mandato all'Ufficio Casa di verificare le assegnazioni fatte a queste famiglie: fino ad ora nei nostri archivi non abbiamo trovato però alcun documento. Invitiamo quindi le famiglie, qualora avessero loro questi documenti, a consegnarceli in modo da rendere più chiara la loro posizione. Per quanto riguarda gli inquilini in affitto purtroppo il Comune può fare poco, perchè si tratta di edifici che appartengono a privati. Possiamo solo ricordare  ai proprietari che, qualora decidessero di stipulare contratti di affitto a canone concordato, potranno avvalersi di una serie di agevolazioni messe a disposizione dal nostro Comune".

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