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Seduto durante il minuto di silenzio per la Shoah, la Lega: "Ci dissociamo, ma niente dimissioni"

Condanna da parte dei consiglieri regionali del Partito Democratico Nardini e Mazzeo. Sulla questione intervengono Ziello e Bargagna: "Laurora non iscritto alla Lega"

Il gesto del consigliere comunale della Lega Manuel Laurora, che nel corso del Consiglio comunale di ieri, martedì 29 gennaio, è rimasto seduto durante il minuto di silenzio per le vittime della Shoa, ha fatto infuriare la polemica, con la condanna del primo cittadino Michele Conti. Laurora, che si è poi scusato, è stato allontanato dall'aula.

"Ancora uno sfregio alle istituzioni di Pisa per mano della Lega - sottolinea la consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Nardini - il consigliere non è nuovo alla manifestazione di ideologie aberranti, è lo stesso che si scandalizzava per i baci gay, e unisco la mia voce a chi chiede che vengano presi provvedimenti seri. Le scuse appaiono insufficienti e sono la ridicola messa al riparo di chi, intanto, ha voluto mandare un messaggio a chi doveva intendere. Pisa non merita questo orrore. La Lega provinciale condanni il gesto e lo faccia anche la commissaria regionale del Carroccio, Susanna Ceccardi".
Sulla stessa linea il consigliere regionale del Pd Antonio Mazzeo. "Quello che è accaduto in Consiglio comunale è inaccettabile. E non si può pensare di liquidare quanto accaduto come uno spiacevole incidente - attacca l'esponente dem - non ci sono giustificazioni di fronte alla mancanza di rispetto di fronte alla deportazione e all'uccisione di migliaia di persone, morte per dare la libertà a tutti, anche al consigliere Laurora. Tutti, e a maggior ragione coloro che rappresentano le istituzioni, dovrebbero sentire forte l'impegno a mantenere viva la memoria di quello che è accaduto e che rappresenta uno dei più grandi orrori della storia moderna. Da Laurora oggi è arrivato uno schiaffo alla storia di Pisa e dei pisani e mi aspetterei che il suo partito non si limitasse a prendere atto delle scuse ma che pretendesse di non essere più rappresentato da chi, nelle istituzioni, si permette di tenere certi comportamenti".

Qualche imbarazzo anche tra le file leghiste per l'atteggiamento del consigliere, ma il Carroccio dice comunque no alle dimissioni. “Ci dissociamo totalmente dal comportamento del consigliere Laurora che non riflette minimamente il nostro orientamento politico e morale, non essendo iscritto al nostro partito - affermano il segretario comunale e il capogruppo consiliare della Lega Edoardo Ziello e Alessandro Bargagna - ci dispiace che il suo gesto abbia dato adito a qualcuno di poter ritenere che il nostro partito disprezzi la memoria dell'olocausto. Laurora si è scusato pubblicamente, pertanto la richiesta di dimissioni ci appare pretestuosa, sennò anche noi potremmo invocare le dimissioni di Pizzanelli per essersi rifiutato di accettare il minuto di silenzio in conferenza dei capigruppo per la commemorazione dei morti nella strage di matrice terroristica islamica avvenuta lo scorso anno ai mercatini di Natale a Strasburgo” concludono i due rappresentanti della Lega.

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