Consiglio Comunale: la pista di Peretola da 2400 metri al centro del dibattito
Giovedì 25 settembre a partire dalle ore 15 una nuova seduta in Sala Regia. Al centro della discussione il sì di Enac alla pista di 2,4 km per l'aeroporto fiorentino
Prima di alcune interrogazioni ed interpellanze, come quella del consigliere Giovanni Garzella (FI-PDL) sul patrocinio del Comune di Pisa alla manifestazione 'Quello che le donne vogliono' che si è tenuta alla Stazione Leopolda ad aprile scorso, o come quella della consigliera Valeria Antoni (M5S) sulle concessioni tra il Comune di Pisa e le attività balneari del litorale, il Consiglio Comunale di domani, giovedì 25 settembre (dalle 15, Sala Regia del Comune), affronterà, per iniziativa del consigliere Raffaele Latrofa (Ncd), la questione dell’aeroporto, “quali iniziative intende prendere il Comune di Pisa contro la decisione di Enac di dare il via alla pista di 2400 metri per Peretola?” e , per iniziativa del consigliere Gianfranco Mannini (M5S) la questione dell’obbligo scolastico per gli alunni disabili, “a Pisa l’obbligo scolastico viene negato perché le ore di sostegno sono drasticamente ridotte” e, infine, questa volta per iniziativa del consigliere Giovanni Garzella (FI-PDL) la mobilitazione della Casa della Donna per il processo contro Andrea Buscemi, notissimo attore pisano, in programma il prossimo 26 settembre.
“Come è a tutti noto - così scrive, tra l’altro, l’esponente forzista - il processo che vede imputato Andrea Buscemi su querela di parte deve ancora iniziare e dunque le accuse rivolte all’attore pisano sono ancora oggetto di valutazione da parte della magistratura; l’accusato, che si è sempre dichiarato innocente ha sua volta contro querelato. La Casa della Donna di Pisa, beneficiaria di strutture e risorse pubbliche, fra cui anche un contributo annuale del Comune di Pisa, avrebbe costituito un gruppo di lavoro permanente per organizzare iniziative in occasione di un processo che si prospetta lungo e con esito ancora incerto. Questa mobilitazione di solidarietà - conclude Garzella - indurrebbe a far pensare che Andrea Buscemi sia colpevole, nonostante il principio di presunzione d’innocenza della Costituzione della Repubblica Italiana secondo la quale un imputato è considerato non colpevole sino a condanna”.
