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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Consiglio Comunale, non c'è il numero legale e la seduta si scioglie: scoppia lo scontro

Reciproche accuse tra maggioranza e opposizione nella seduta di lunedì che è stata sciolta per la mancanza del numero legale di consiglieri comunali. Subito dopo un duro botta e risposta tra le due 'fazioni'

Il Consiglio Comunale, per la prima volta dall’inizio di questa legislatura, avvenuta proprio un anno fa, è stato sciolto prima del termine dei lavori, per mancanza del numero legale.

Il Consiglio Comunale di ieri, infatti -  dopo alcune brevi comunicazioni, come quella della consigliera Simonetta Ghezzani (SEL) sul bagno Oasi di Tirrenia, “ieri abbiamo verificato che le prescrizioni imposte dal Comune non sono state rispettate” e del consigliere Ciccio Auletta (Una città in comune-Prc) sui licenziamenti alla Misericordia, “a settembre non avranno più alcuna indennità” e dopo un breve ricordo di Giampaolo Testi, recentemente scomparso, da parte del presidente del Consiglio Comunale, Ranieri Del Torto, “Pisa sarà ora più sola” e dopo infine la replica dell’assessore Andrea Serfogli alla consigliera Valeria Antoni(M5S) sul ritardo del trasloco dei Vigli Urbani alla Sesta Porta, “Il ritardo - ha così detto Serfogli - è dipeso da alcuni lavori che però saranno eseguiti entro il prossimo 10 agosto” -  e dopo la verifica della mancanza del numero legale,  come prevede il regolamento, è stato sciolto. Ne è seguita una dura polemica tra tutte le forze politiche.

“E’ stato un atteggiamento da parte delle opposizioni  - ha dichiarato la consigliera Simonetta Ghezzani (SEL) - irresponsabile perché immotivato, cosa si volevano dimostrare? Assenze, dovute anche al periodo estivo, c’erano anche tra le file dell’opposizione”.

“Chi pensa che la forza dei numeri - ha invece affermato il consigliere Ciccio Auletta (Una città in comune-Prc) - sia sufficiente per amministrare la città ha oggi una pesante battuta d'arresto che spero possa servire in qualche modo ad una riflessione, ma ne dubito fortemente. Troppo spesso i diritti delle minoranze non sono garantiti. In questa occasione voglio ricordare anche le tante volte in cui la maggioranza ha fatto mancare il numero legale su nostre mozioni perché divisa o in difficoltà”.

“Rallentando il lavoro del Consiglio Comunale  - ha invece replicato Ferdinando De Negri, capogruppo in Consiglio Comunale del PD - si va contro l’interesse dei cittadini! Le forze di minoranza, uscendo strumentalmente dall’aula, hanno fatto mancare il numero legale, approfittando di alcune assenze giustificate e preannunciate tra le fila della maggioranza e del ritardo di una consigliera che partecipava ad un funerale. La maggioranza avrebbe garantito il numero legale: bastava attendere pochi minuti, gestendo il Consiglio con buon senso, come si è fatto tante altre volte.  Così facendo - conclude De Negri - si è causata l’interruzione dei lavori del Consiglio e impedita la votazione su atti importanti come il regolamento sul canone per l’occupazione di aree e spazi pubblici, con la riduzione della Cosap, e il programma triennale dei lavori pubblici 2014/2016”.

“Da tempo - ha così sottolineato Giovanni Garzella, capogruppo in Consiglio Comunale di Forza Italia-PDL - la maggioranza non riesce a garantire il numero legale. Più volte sono saltate votazioni e atti. Il dialogo maggioranza-minoranza è assente per volontà del centro sinistra e questo ha irrigidito le parti e noi non siamo disposti a fare da stampella. Oggi siamo arrivati al culmine: mancanza dei numeri su una variazione di Bilancio!”.

“Oggi - ha detto la capogruppo in Consiglio Comunale, Valeria Antoni del M5S - abbiamo assistito all’ennesima dimostrazione che è venuto meno l’unico supporto che teneva in piedi questa maggioranza, cioè l’interesse! Questi atteggiamenti di arroganza e prepotenza hanno da sempre contraddistinto i ritmi di questa maggioranza, ponendoci sempre, come opposizione, di fronte al fatto compiuto”.

“I consiglieri del Pd oggi - ha detto il capogruppo consiliare del NCD, Raffaele Latrofa - hanno seguito l’esempio degli assessori che sono sempre molto assenti ai lavori del Consiglio. Il senso di responsabilità non può essere a senso unico. Per colpa del Pd molte questioni che interessano direttamente i cittadini non possono essere così affrontate”. 

 “Oggi per la città - ha detto Giuseppe Ventura, capogruppo consiliare di In lista per Pisa  - è stata una brutta giornata. Le opposizioni d’ora in poi non potranno più lamentarsi che le loro interpellanze ed interrogazione non ricevano adeguate risposte!”.

 “Alcune forze politiche -  ha sottolineato, infine, Odorico Di Stefano, capogruppo consiliare dei Riformisti -  giocano con gli interessi della città. E’ un gioco Incomprensibile e inutile. Chi ci rimette è tutta la politica”.  

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