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Politica Piazza XX Settembre

Consiglio Comunale 'militarizzato' e senza numero legale: salta la seduta

Immediate le reazioni dell'opposizione che denuncia l'inquietante impiego di numerosi agenti delle forze dell'ordine. La maggioranza: "Siamo impegnati per una presenza più puntuale, ma l’assenza ostruzionistica delle minoranze ha impedito di discutere dei temi importanti"

Consiglio Comunale saltato oggi per mancanza del numero legale. La prossima seduta si terrà giovedì 22 ottobre. E subito scoppiano le polemiche, anche perchè Palazzo Gambacorti era presidiato da numerosi uomini delle forze dell'ordine dopo la bagarre scoppiata martedì scorso con l'aggressione dei bancarellai.

“In un Consiglio Comunale blindato - ha commentato Giovanni Garzella, capogruppo di Forza Italia-Pdl - senza nessun cittadino, la maggioranza non è riuscita a garantire il numero legale. Ormai la politica è alla deriva. Mi auguro che come sempre le forze dell’ordine oggi occupate nel nulla siano da subito impiegate a combattere la criminalità presente nella nostra città". 

“Paradossale - ha aggiunto Raffale Latrofa, capogruppo Ncd - l’epilogo della giornata. Un dispiegamento di forze dell’ordine esorbitante deciso da una maggioranza che non è stata neppure in grado di garantire il numero legale. Sintomi evidenti di debolezza politica. Pisa paga lo scontro interno al Pd”.

“La maggioranza - dice, invece, Elisabetta Zuccaro del Movimento 5 Stelle - dimostra di non avere i numeri per governare, è sempre più debole e reagisce mostrando i muscoli e schieramenti di Polizia in assetto antisommossa. Siamo all’epilogo di questo modo di far politica. Hanno dimostrato il loro fallimento! Pisa sta vivendo un clima politico e sociale quanto meno inquietante”.

“E’ compito - ha sottolineato Patrizia Bongiovanni, vice capogruppo consiliare del PD - di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza, mantenere il numero legale soprattutto in un Consiglio Comunale così importante come quello di questo pomeriggio, che vedeva la discussione della variante anticipatrice al piano strutturale della Cittadella Aereoportuale. Un strategia per il futuro della città che avrebbe rafforzato il polo aereoportuale con infrastrutture e servizi. Tanti posti di lavoro oltre alla messa in sicurezza idraulica di tutta Pisa sud”.

“Il pomeriggio di oggi chiarisce in maniera ormai inequivocabile - hanno scritto infine in un nota i consiglieri Ciccio Auletta e Marco Ricci di Una città in comune-Prc - il vuoto politico che ormai caratterizza l'azione della maggioranza che governa questa città. Un vuoto che lascia la città totalmente sguarnita di Polizia Municipale per militarizzare in maniera vergognosa il Consiglio Comunale: 21 agenti della sola Municipale (più Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza per 80 uomini in tutto!!) impegnati a presidiare gli accessi al palazzo contro chissà quale minaccia e pericolo, un segnale veramente inquietante per i cittadini che si sono trovati a passare da Piazza XX Settembre questo pomeriggio".

Ed ammettono le responsabilità i capigruppo delle forze di maggioranza Ferdinando De Negri (Pd), Giuseppe Ventura (In lista per Pisa) e Odorico Di Stefano (Riformisti per Pisa). "E’ chiaro - dicono - che il numero legale deve essere garantito dalla maggioranza. Siamo impegnati per una presenza più puntuale, perché questi episodi non accadano più, essendo i numeri in Consiglio Comunale risicati. Detto questo, il comportamento delle minoranze in Consiglio Comunale denuncia ancora una volta, purtroppo, mancanza di idee e progetti sui quali confrontarsi per la città".
"La seduta del Consiglio poteva non andare perduta - sottolineano - due consiglieri di maggioranza erano in procinto di arrivare, addirittura uno stava salendo le scale. Il sindaco stava rientrando a Palazzo Gambacorti dalla inaugurazione di Internet Festival. L’assenza ostruzionistica delle minoranze ha impedito di discutere dei temi importanti all’ordine del giorno: lo sviluppo dell’aeroporto e la delibera per la previsione urbanistica della Cittadella Aeroportuale, già approvata dalla commissione competente. Usare il regolamento consiliare per evitare di decidere, sprecando così tempo e risorse, è fare un cattivo servizio alla città".

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