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Crisi Partito Democratico: l'intervento di Alessandra Nardini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday
Credo sia giusto, da parte mia, fare un po' di chiarezza.
Resto nel Partito Democratico, provando ancora a costruire da dentro un'alternativa all'attuale maggioranza.  
Non contro qualcuno, ma per qualcosa, come ho sempre provato a dire, ma soprattutto a fare: lavorare per un'altra idea di Partito.
Non mi hanno mai appassionata la lotta sui nomi, nè i furbi posizionamenti, riposizionamenti e  primati. 
Mi interessano solo le idee che i candidati esprimono, la loro visione sul Partito e per il Paese.
Non mi vergogno a dire, anzi, che sono giorni difficili e anche dolorosi per me. Leggere di Compagne e Compagni che se ne vanno, alcuni dei quali hanno fatto la storia della Sinistra in Italia o localmente, fa male. 
Per me la Politica è passione, ma anche sofferenza, come adesso. Mai può e deve essere indifferenza, perché se lo è o lo diventa, allora credo sia più corretto dedicarsi ad altro.
Fin dall'inizio, ancora ben prima che si delineasse questa frattura che pare ormai certa, purtroppo, ho sempre dichiarato di sperare in un candidato unico, che potesse incarnare una reale e valida alternativa a Renzi e raccogliere su di sè tutte le varie anime che in quella candidatura non si riconoscono. Credo sia l'unico modo, se vogliamo davvero provare a incidere sulla linea di questo Partito, e magari perché no, anche a vincerlo il Congresso.
Da parte mia, quale donna di Sinistra che sono, guardo con interesse la candidatura del Ministro Andrea Orlando, che ha sciolto la riserva poche ore fa. 
A lui chiedo di farsi carico di rappresentare anche coloro i quali, insieme a me, in questi anni hanno portato avanti battaglie a volte diverse dalla sua, ma sempre con la coerenza e l'onestà intellettuale  di aver fatto, ogni volta, la scelta reputata più giusta. Spesso nemmeno la più comoda. Io ho sempre fatto questo, nel mio piccolo, ma siamo in tante e tanti ad averlo fatto e a guardare con interesse e lui adesso.
Spero che a livello nazionale,  al suo fianco possano esserci persone come Gianni Cuperlo, Cesare Damiano, Enrico Letta e tante altre e altri.  E che lo stesso accada sui nostri territori.
Costruiamo tutti insieme un'alternativa vera, che  ci faccia sentire ancora a casa in questo Partito, quello che io mi ostino a sperare si possa cambiare da dentro.
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