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Crocifisso in Consiglio Comunale: nuova mozione per chiederne l'esposizione

Forza Italia ha promosso l'iniziativa dopo che la proposta fu bocciata nello scorso aprile

Si tornerà a discutere, in Consiglio Comunale, circa la presenza del crocifisso in assemblea, in Sala Regia. Lo scorso aprile la proposta di Forza Italia-Pdl fu bocciata, aprendo un acceso dibattito fra i consiglieri. Ora il partito ripresenta la mozione dedicata: a valutarla sarà una maggioranza diversa da quella dell'ultimo voto. 

I firmatari sono i due consiglieri Virginia Mancini e Riccardo Buscemi. La discussione è prevista entro le prossime due sedute. Le motivazioni circa l'esposizione del crocifisso riguardano le "testimonianze delle nostre radici cristiane che emergono e sono evidenti nella nostra storia" si legge nella premessa della mozione, insieme al fatto che il crocifisso "assume senso simbolico non solo per il suo significato intrinseco religioso e spirituale, ma anche perché riconosciuto veicolo di messaggi dall'alto valore culturale e morale, in quanto il Cristianesimo è innegabilmente parte della storia, del pensiero e della tradizione italiana ed europea".

Una 'rappresentanza civile' quindi, perché il crocifisso, per i consiglieri, si pone come "simbolo di pace, solidarietà, tolleranza, fratellanza e giustizia", ed "è presente nelle scuole, nei tribunali, negli ospedali, nelle aule consiliari comunali, nei siti istituzionali ed anche in altri luoghi pubblici, in quanto sintetizza i valori e i principi sui cui poggiano, a livello storico, gli albori della cultura europea".

La mozione riporta anche motivazioni giuridiche: "Il 18 marzo 2011 la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, con sentenza d'appello definitiva, ha assolto l'Italia dall'accusa di violazione dei diritti umani per l'esposizione del crocifisso nella aule scolastiche, affermando che la cultura dei diritti dell'uomo non deve essere posta in contraddizione con i fondamenti religiosi della civiltà europea, a cui il cristianesimo ha dato un contributo essenziale. La sentenza della Corte Europea, quindi, presenta il Crocifisso come simbolo e segno dal carattere non esclusivamente o unicamente religioso e spirituale ma anche '...identitario [...], frutto e simbolo dell'evoluzione storica della comunità italiana e di un'antichissima ed ininterrotta tradizione ancora oggi attuale e fondata sui principi e sui valori democratici e umanitari delle civiltà occidentali'".

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