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Crollo alla scuola 'Parmini', per il Comune era agibile: "Bugie e controlli assenti dell'amministrazione"

Il giorno prima della caduta dell'intonaco trovato martedì c'era stato un altro crollo, con poi la verifica dell'amministrazione e la dichiarazione di agibilità. Sotto accusa per il consigliere Ncd Latrofa l'intero sistema di controlli e dei lavori

Difficile definirla solo una 'tragica fatalità'. Il consigliere comuale di Ncd Raffaele Latrofa segue da tempo la situazione di degrado vissuta dalla scuola Parmini, dove sono anni che la responsabile della sicurezza invia a Palazzo Gambacorti le segnalazioni di disfunzioni e danni alla struttura. Latrofa: "Tragedia sfiorata, ancora. E' incredibile come l'amministrazione prima chiuda la scuola, poi la riapra, ed infine ora dica che ci vogliono lavori per 2 mesi".

I CROLLI. A distanza di nemmeno 24 ore un secondo pezzo di intonaco si è staccato dal soffitto del primo piano della scuola Parmini, a pochi centimentri dall'altra porzione caduta a terra. "E' accaduto introno alle 11.30 di lunedì - racconta un'insegnante - la prima decisione del preside è stata quella di chiudere la scuola e così è stato comunicato ufficialmente. Poi l'ingegnere del Comune e Serfogli hanno optato per le toppe e dopo le 17 si è deciso per l'agibilità". Gli stessi Vigili del Fuoco confermano che il loro intervento c'è stato solo quest'oggi, per il secondo crollo, mentre in precedenza l'agibilità era stata garantita dall'ufficio tecnico del Comune.

"Alle 7.40 di stamani - prosegue l'insegnante della scuola - la custode mi fa vedere il pezzo di intonaco caduto, accanto a quello crollato ieri. Chiamiamo i Vigili del Fuoco, con i bambini ed i genitori che aspettano fuori. Loro vengono e dichiarano l'inagibilità del primo piano". Risultato: 5 classi del piano superire andranno alla 'Oberdan' da domani, le altre 3 del pianterreno resteranno a casa per consentire i carotaggi di verifica. Se saranno positivi potranno tornare a scuola, altrimenti andranno una alla 'Gereschi' e due alla 'De Sanctis'. Quest'ultima opzione resta valida anche nel caso di agibilità, data la complessità dei lavori previsti per circa 2 mesi di cantiere.

Il trasferimento dei bambini alla Oberdan sarà quindi operativo fin da domani. C'è apprensione per il brevissimo lasso di tempo per il trasloco: "I bambini staranno in terra - afferma l'insegnante - in attesa che gli operai portino in aula i banchi la mattina". "Io non manderò mia figlia a scuola - afferma una madre, giunta al cancello della scuola per leggere il cartello di avviso scritto a pennarello - non uso la scuola come 'parcheggio per i bimbi', sono preoccupata".

Sopralluogo alla scuola 'Parmini': infiltrazioni e intonaci rotti

MANUTENZIONI ASSENTI. In un primo momento la causa del primo crollo è stata attribuita ad un test di controllo della struttura. "E' una bugia - afferma Latrofa - sappiamo che è accaduto prima delle manutenzioni. La verità è che dal 2006, da quando sono state rubate le gronde, proseguono le infiltrazioni. Dal 2010 si susseguono le segnalazioni, la situazione è nota. Le piogge del 24 agosto sono state solo il colpo di grazia".

Per il consigliere Ncd "è il sistema del global service che non funziona. Non controlla nessuno i lavori. Ci dovrebbe essere un sistema di reportistica degli interventi, ma non si sa cosa è successo. Andando ad offerte al ribasso questo è il risultato: una sconfitta dietro l'altra. Meglio era il sistema degli operai comunali, con loro che conoscono gli interventi da fare e controllati direttamente dall'ente".

Latrofa promette battaglia su tutti i fronti: "Giovedì proporremo un nuovo question time per capire chi ha firmato cosa, e porterò il problema in Commissione controllo e garanzia. Il Sottosegretario di Stato all'istruzione Gabriele Toccafondi ha affermato che prenderà a cuore la questione, e vedremo se potrà venire per un sopralluogo".

"Mi pare evidente - conclude Latrofa - che il comparto scuola sbandierato dall'assessora Chiofalo abbia fatto un sonoro buco nell'acqua. In città c'è un intero un sistema politico da abbattere: si deve cambiare".

Molti critici nei loro interventi anche Una città in comune-Prc e i Cobas.

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