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Cultura: "Con l'emergenza ancora meno investimenti e spazi da parte della Giunta Conti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday
L'appello di numerose realtà che operano nel campo culturale mette ancora una volta in evidenza il disinvestimento totale da parte di questa giunta su questo settore strategico per il futuro della nostra città, con due assessori assolutamente inadeguati a ricoprire questo ruolo.
Due i temi principali. Il primo è la riduzione continua delle risorse: meno della metà dei fondi consueti con tagli che hanno interessato anche il Teatro Verdi. Risorse che questa maggioranza in tempo di emergenza ha pensato di ridurre ancora, annunciando un investimento di appena 150.000,00 euro a fronte dei 250.000,00 euro che aveva a disposizione in bilancio.
Il secondo è l'assenza di confronto e strategie: le risposte dell'assessore Magnani ai bisogni posti sono insufficienti e intrise di tanta approssimazione e pressappochismo.
 
E' surreale pensare di candidarsi a Capitale Italiana della Cultura e allo stesso tempo decidere di abbandonare questo settore, senza alcuna politica di sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici, alle associazioni e alle imprese.
Mancano gli interventi emergenziali ma manca soprattutto una pianificazione per il prossimo autunno. Mentre le altre capitali italiane si stanno riorganizzando qua si parla di piccolissimi eventi in un luogo solo della città: il giardino scotto. Scelta che esclude tutto il resto del centro cittadino, del litorale, delle periferie. Un solo luogo per tutti che rischia per ovvi motivi di sovrapposizione di far saltare perfino il cinema all'aperto, appuntamento tradizionale per la cittadinanza.
 
 Non ci aspettiamo che questa Giunta dia peso al valore sociale ed aggregativo del settore cultura, ma in questi mesi di lockdown dove è stato chiaro a tutti che una città vuota è una città più insicura e quale sia l'importanza di combattere l'isolamento questa giunta continua invece nella chiusura di ogni occasione di aggregazione e socialità, con ripercussioni negative anche sul turismo.
Se anche questi temi non sono cari a questa Giunta dovrebbe esserlo almeno quello economico visto anche il forte legame con un'associazione di categoria che ha persino un suo rappresentante in giunta. Il settore cultura occupa circa 100 addetti persone, per una spesa media fra fornitori, affitti, servizi di oltre 80.000,00 euro mensili. 
 
Non possiamo subire le scelte della giunta di non aprire un confronto con la città e l'assenza di qualsiasi strategia, in quanto i danni per Pisa e i suoi cittadini saranno di lungo periodo
Per questo abbiamo chiesto in terza commissione una audizione urgente dei sottoscrittori degli appelli per rilanciare Pisa come città della cultura.

 

 
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