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Decreto Sicurezza e disobbedienza, Conti sta con Salvini: "Dibattito da campagna elettorale"

Il sindaco di Pisa bolla come "inutile" l'azione dei sindaci contrari alle misure sui migranti, rispondendo così anche al Partito Democratico che appoggia la protesta

Anche il sindaco di Pisa Michele Conti è intervenuto sullo scontro istituzionale in corso fra i sindaci ed il Ministro dell'Interno Matteo Salvini sull'applicazione del Decreto Sicurezza. Per il primo cittadino "stiamo assistendo da qualche ora ad un dibattito inutile e da campagna elettorale, alimentato ad arte da alcuni sindaci più interessati ad accendere i riflettori su se stessi che non sui problemi reali delle città da loro amministrate. Non spetta al sindaco disobbedire alle leggi dello Stato, ma sempre e comunque farle applicare".

"Il decreto sicurezza - prende posizione Conti - che condivido e che difende i diritti degli italiani e degli immigrati regolari, ha seguito l'iter democratico previsto dalla Costituzione: è stato approvato dal Parlamento, firmato e promulgato dal Presidente della Repubblica; se Orlando, De Magistris o altri non lo condividono facciano pure ricorso alla Corte Costituzionale e ci facciano sapere con che soldi pagheranno il ricorso, se con i propri o con quelli dei contribuenti. Fino a quel momento la smettano di far politica e facciano gli amministratori, ruolo per cui sono stati votati dai loro cittadini. Noi a Pisa siamo concentrati a rispettare e far rispettare le leggi, a garantire la sicurezza ai nostri cittadini e i servizi a chi ne ha bisogno".

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