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Decreto Sicurezza, Pieroni (Pd): "Bluff' politico, è il lavoro la vera urgenza"

Il consigliere regionale appoggia le proteste dei sindaci e la decisione della Regione Toscana di fare ricordo alla Corte Costituzionale per bloccare la normativa

Nuove critiche per il Decreto Sicurezza. A muoverle è il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni, che definisce il provvedimento come "un manifesto di propaganda elettorale, uno strumento demagogico di 'distrazione di massa'. Serve a dare corpo alle paure, ad accreditare l'equazione straniero = delinquente, a distogliere l'attenzione sui reali problemi che questo governo sta eludendo". Pieroni parla anche di "provvedimento 'disumano', che colpisce persone tra le più fragili ed indifese".

Appoggia quindi la decisione della Regione Toscana di ricorrere alla Corte Costituzionale: "Giusta e motivata la protesta dei sindaci, a partire da quelli del Valdarno e della Valdera. Opportuna la volontà del presidente della Regione, Enrico Rossi, di approvare la delibera per impugnare la legge presso la Corte Costituzionale. Ottima l'iniziativa di proporre una legge regionale che assicuri i diritti fondamentali della persona in ogni condizione. Gli italiani hanno ben altre esigenze ed urgenze, anziché essere continuamente sollecitati a difendersi dal 'nemico straniero'. Un recente sondaggio ci dice che per 3 italiani su 4 la vera priorità è il lavoro, la cui mancanza crea ansia e preoccupazioni, non certo l'immigrazione! E' lo stesso Capo della Polizia, Gabrielli, a dirci che 'non c'è stato alcun incremento di reati rispetto all'aumento degli immigrati'. Mentre l'applicazione del 'decreto Salvini', quella si, creerà marginalità, criticità ed irregolarità per circa 5000 persone in Toscana, creando problemi ai sindaci e producendo insicurezza. E' questo quello che vogliamo?".

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