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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Dibattiti: il ruolo degli enti locali nella "partita" della riforma istituzionale

Nella nuova sede di “Reform” incontro-dibattito con gli onorevoli De Girolamo (Pdl) e Giovanelli (Pd). A seguire, intitolazione di una sala alla memoria di Ermanno Conti, compianto consigliere provinciale

Gli enti locali rivendicano la loro funzione di interfaccia diretta tra i cittadini e le strutture di governo superiori: un livello di collegamento senza il quale, il rischio è quello di un ancor più grave aumento della distanza tra popolazione e centri decisionali, di un possibile centralismo, statale o regionale. E per porre il tema la Provincia di Pisa ha scelto, questa mattina nella nuova sede della propria società in house “Reform” (specializzata proprio nel supporto alle istituzioni decentrate), la formula di un dibattito “trasversale”, con la giornalista di Rai3 Betty Barsantini che ha intervistato gli onorevoli Nunzia De Girolamo (Pdl) e Oriano Giovanelli (Pd), in occasione di una giornata speciale sotto il profilo umano: quella dell’intitolazione di una sala alla memoria di Ermanno Conti, compianto consigliere provinciale e figura esemplare di amministratore al servizio della gente. L’iniziativa, patrocinata da Anci, Legautonomie e Upi, ha avuto come titolo “La funzione locale nei processi di riforma dell’amministrazione pubblica”. Per la Provincia sono intervenuti il presidente Andrea Pieroni, il direttore generale Giuliano Palagi, la presidente del consiglio Consuelo Arrighi e l’assessore all’innovazione Nicola Landucci. Tra gli altri hanno partecipato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, gli onorevoli Paolo Fontanelli e Maria Grazia Gatti, i consiglieri regionali Ivan Ferrucci e Pier Paolo Tognocchi.

A fine lavori, insieme all’amministratore unico di Reform, Fabiano Corsini, le istituzioni locali hanno proceduto a intitolare la più ampia delle 3 sale riunioni allestite nella nuova sede della società (40 posti con impianto di videoproiezione) alla figura di Ermanno Conti. “Una persona di grande valore umano - si è sottolineato - di grande cultura e di senso etico rigoroso. Che ha interpretato l’esperienza politica come servizio e missione, in particolare verso chi si trova in condizione di disagio sociale, povertà ed emarginazione. Infine un modello di correttezza e di stile: qualità profondamente stimate anche da parte di quanti sostenevano idee diverse dalle sue, riconoscendone il radicato senso del rispetto, oltre alla dote, assai rara, di conservare il sorriso, l’amabilità e l’altruismo, nonostante le difficoltà e i dolori che la vita lo ha costretto ad affrontare”.

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