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Associazioni culturali: dimezzati i contributi per le attività ordinarie

La denuncia parte da Sel, con l'ex assessore Dario Danti e la consigliera Simonetta Ghezzani che criticano la decisione dell'Amministrazione di ridurre le risorse del bando cultura destinate alle associazioni

"E' sbagliata la marcia indietro fatta dall'amministrazione comunale di Pisa". Critico il giudizio di Sel, fornito in una nota firmata da Dario Danti, ex assessore alla cultura, e Simonetta Ghezzani, capogruppo in consiglio di Sel. Materia del contendere il bando per i contributi alle attività ordinarie destinati alle associazioni culturali, che per quest'anno si riduce drasticamente: da 60mila euro si passa a 30mila euro. "L'autonomia e la vitalità delle associazioni è un valore fondamentale da tutelare e rilanciare –spiegano i due esponenti di Sel – anche attraverso un maggiore sostegno economico. La scelta dell'assessore Ferrante che rivede in negativo una decisione già presa poco più di un mese fa non è assolutamente condivisibile. Vedremo come verranno impiegati i restanti finanziamenti, ossia 90mila euro".

La decisione dell'Amministrazione è emersa durante il Consiglio Comunale: "Il nuovo assessore alla cultura Andrea Ferrante ha risposto giovedì scorso a un question-time di Sinistra Ecologia Libertà nel quale si chiedeva perché non è stato ancora pubblicato il bando da 60mila euro per le iniziative del ricco tessuto associativo cittadino". La risposta del dimezzamento dei fondi per tale capitolo di spesa non è piaciuta, e la formazione politica risponde punto per punto.

"Primo: Ferrante dice che il dimezzamento da 60mila a 30mila euro avviene perché il capitolo dei fondi ai contributi alla cultura è di 120mila euro e quindi occorre testualmente 'qualificare la spesa evitandone una dispersione'. Questa affermazione è molto grave: noi riteniamo che sostenere le decine di associazioni culturali sia fare buona politica culturale. Inoltre, ricordiamo all'assessore che il bando 2013 (assessore Silvia Panichi) stanziò 50mila euro su un importo complessivo del capitolo di spesa di 100mila: quindi si tratta di volontà politica e, in questo senso, si è fatta una scelta precisa di dimezzamento dell'importo".

Prosegue il comunicato: "Secondo: non è vero che la mancata pubblicazione è avvenuta per problemi relativi all'avvicendamento fra l'assessore Danti e l'assessore Ferrante, perché nel momento dell'annuncio dello stanziamento da 60mila euro era già stata fatta la prenotazione dell'impegno di spesa in ragioneria e il bando era in redazione, pronto per essere pubblicato entro il 28 febbraio come previsto dal Regolamento per la concessione dei contributi".

Non una riorganizzazione ma un vero e proprio taglio, contro i bisogni emersi dalla città: "Terzo: procedere con bandi a evidenza pubblica è cosa buona e giusta, altrettanto costruirli con criteri chiari e trasparenti come quello del radicamento territoriale delle associazioni. Lo scorso anno sono stati erogati finanziamenti a 75 associazioni: questo sta a significare il bisogno e la domanda che viene dalla città. La scelta di raddoppiare il finanziamento (da 30.000 a 60.000) era stata dettata proprio dal fatto di poter essere ancora più vicini alle associazioni".

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