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Dimissioni assessore Danti, il centrosinistra: "Scelta contraddittoria, chiediamo ripensamento"

Sulle dimissioni di Dario Danti le forze politiche della maggioranza intervengono per chiarire alcuni punti e chiedere all'ormai ex assessore di tornare sui suoi passi. I Cinque Stelle: "Questa crisi della Giunta è la cartina di torna sole dell'assenza del sindaco a risolvere i problemi della città"

Una richiesta esplicita di ripensamento su quella che è definita una scelta "sproporzionata e contraddittoria". Dopo le dimissioni dell'assessore alla Cultura del Comune di Pisa Dario Danti, che non ha condiviso il progetto di fusione dei due scali aeroportuali toscani, intervengono le forze politiche della coalizione di centrosinistra alla guida della città della Torre.

"Le dimissioni dell’assessore Danti richiedono un giudizio chiaro alle forze politiche che insieme a SEL hanno costruito la proposta di governo che la città ha scelto - affermano Andrea Ferrante, segretario cittadino Partito Democratico, Rolando Vivaldi, coordinatore Lista Riformisti per Pisa e Rita Mariotti, coordinatrice Lista civica In Lista per Pisa - Danti, che è amministratore capace e apprezzato, rivendica la correttezza della scelta dell’alleanza di centrosinistra e la qualità del progetto e dell’azione di governo, insieme alla coerenza della battaglia che l’amministrazione ha sostenuto a difesa dell’aeroporto di Pisa e delle sue prospettive, messe in discussione da decisioni che non sono state prese con il suo accordo. Percorsi, tutti, fatti nella piena condivisione delle scelte, sempre scaturite da un confronto".

"Questo vale anche per l’atteggiamento che si è deciso di tenere, dopo aver subito il fatto compiuto, sulla proposta di fusione, approvata, condizionando la scelta a opportune rassicurazioni - proseguono - in coerenza con l’obiettivo di rendere massima la capacità delle istituzioni locali di incidere sul futuro del sistema aeroportuale. Per questo riteniamo la scelta, certamente rispettabile, sproporzionata e contraddittoria. Lo è in primo luogo perché motivata da un dissenso rispetto a scelte fatte da altri e altrove e non rispetto all’azione di governo della città. Lo è anche, purtroppo, perché nei fatti può indebolire Pisa, in un momento in cui la sua coesione politica è particolarmente necessaria per lo sviluppo dei suoi progetti di crescita".

"Chiediamo per questo a Danti un ripensamento e a SEL la conferma di una proficua esperienza - concludono - coerentemente con quanto avviene nei comuni dell’area pisana e con quanto si è offerto, crediamo con merito, alla città".

OPPOSIZIONE. E sulle dimissioni di Danti interviene anche Giovanni Garzella, capogruppo di Forza Italia-Pdl in Consiglio Comunale: "La Sat ormai privata vede coinvolgere e travolgere l’Amministrazione Filippeschi. Ma non riesco a capire come sia possibile che Sel possa essere favorevole alla holding privata perché se non fosse chiaro a tutti la scelta oggi è solo tra fusione con governo anche pubblico e holding privata”.
Durissima Valeria Antoni, capogruppo del Movimento Cinque Stelle: "Queste dimissioni segnalano la totale inadeguatezza della Amministrazione Filippeschi a governare la città. Dalla vicenda di villa Madrè, a quella delle ex-Stallette, dal silenzio su Piattaforma Europa, il nuovo PRG del Porto di Livorno, alla vicenda dell’aeroporto. Questa crisi della Giunta Filippeschi è la cartina di torna sole - conclude - dell’assenza del sindaco ad affrontare e risolvere i tanti problemi della nostra città”.

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