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Comitato per Portammare: "E' nella Sala Regia che il miracolo avviene!"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

PISA: GLI ASTRI SONO FAVOREVOLI!
E' NELLA SALA REGIA CHE IL MIRACOLO AVVIENE!
LA MAGGIORANZA E L'OPPOSIZIONE SI UNISCONO ALL'UNISONO NELLA DIFESA DEI VALORI SIMBOLO DELLA DEMOCRAZIA FORMALE!

Un coro taumaturgico si è levato sulla gravità di quanto avvenuto nella Sala Regia del Comune .
Infatti il segretario provinciale del PD Alessio Lari ha denunciato l' " intollerabile l'occupazione di uno spazio della vita democratica cittadina" ed anche il prefetto Attilio Visconti ne ha messo del suo accusando una violazione simbolica di democrazia in un luogo istituzionale. In aggiunta perfino le opposizioni si sono sentite in dovere di offrire la propria solidarietà di fronte " a cotanto scempio".

Mal si addice tanta solidarietà democratica a chi perpetua da decenni, in consiglio comunale e non solo, comportamenti che hanno ben poco a che fare con la democrazia sostanziale. Infatti sindaco e giunta comunale, a memoria d'uomo, con atteggiamento spavaldo ed arrogante , si sono rifiutati di consegnare i dovuti atti amministrativi alle opposizioni, non hanno risposto spesso alle interrogazioni, hanno fatto strumentalmente mancare il numero legale per le votazioni. Da ciò ne deriva che chi ha effettivamente attuato comportamenti prevaricatori è il partito di maggioranza, che ha attuato con ciò un assoluto disprezzo per il ruolo delle opposizioni, anche non applicando mozioni approvate all'unanimità.

Questa prassi ormai istituzionalizzata si riscontra anche nei rapporti con i comitati territoriali o con quei singoli cittadini che vorrebbero dialogare con l'amministrazione, dialogo nei fatti sempre negato.
Non è un caso che i contenziosi giudiziari siano aumentati spesso con la sconfitta della parte comunale, anche se a pagare le spese giudiziarie è soltanto il solito Pantalone.

L'opposizione "di sua maestà" tanto attiva nei propositi e nelle proposte formali pure condivisibili, non riesce di fatto a precostituirsi sul territorio una presenza militante e partecipata.

E in tal modo si trova ad avere come unico elemento di "esistenza in vita" il riconoscimento istituzionale, in mancanza del quale, cessa ogni possibilità di azione politica e sociale, che sarebbe l'unica garanzia reale di contropotere rispetto all'arroganza dei vari apparati statali e/o locali.

Per questo motivo questa opposizione formale si vede costretta ad una solidarietà pelosa, in questo caso verso il sindaco , ma un domani anche verso altri livelli istituzionali, che sono la vera causa di reazioni "popolari" dovute all'ipocrisia dei comportamenti amministrativi fatti, prima di promesse ed impegni non mantenuti, e poi di scelte contraddittorie e del tutto contrarie all'interesse di tutta la città.

Si può essere più o meno d'accordo con quelle reazioni popolari legate di volta in volta ai vari settori commerciali e/o sociali della città. Sicuramente tutto è dovuto in origine ad amministrazioni che tutto fanno fuorché confrontarsi sostanzialmente e non solo formalmente con i vari soggetti sociali che spesso propongono percorsi di miglioramento e risoluzione delle problematiche cittadine.

Ma che ci sta a fare un prefetto, apparentemente dialogante con la cittadinanza, se poi viene meno al suo ruolo di controllore istituzionale sugli atti mancati di un'amministrazione comunale che non vuole neanche fornire alle forze di opposizione in Consiglio Comunale, quella documentazione dovuta senza la quale viene svuotato completamente il ruolo stesso di quell'opposizione?

Ed ecco che alla fine viene meno il ruolo effettivo di buon governo sia delle maggioranze amministrative locali, ma purtroppo anche la funzione delle varie opposizioni di facciata incuneate di fatto in posizioni totalmente subalterne ed impotenti proprio perché prive consapevolmente di un indispensabile retroterra popolare nei vari territori.

In questa vuoto generale di buona politica si sono inserite da tempo le varie mafie , come si può constatare anche nelle recentissime cronache di malaffare , che dovunque sono sempre prontissime ad approfittare, con intelligenza criminale , di quella sponda che oggettivamente gli offrono i vari livelli amministrativi.

L'unica via di uscita da questa situazione bloccata va ricercata in una reale partecipazione popolare fatta non solo di appelli e raccolte di firme a livello di pura opinione, che pur quantitativamente numerose non potranno mai costruire reali rapporti di forza tali da costringere i vari livelli amministrativi al rispetto della legalità normativa, ma anche nella rottura del vincolo oggettivo che si è creato con le varie lobbies/clientele cittadine .

Infatti l'unico governo locale accettabile è soltanto quello che, pur ascoltando le richieste che provengono dai vari settori sociali, sa armonicamente affrontarle e portarle a soluzione nell'interesse generale.


 

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