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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Ecosistema urbano 2017: il commento di Marco Ricci (Una città in comune-Prc)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Sulla classifica di Legambiente 'Ecosistema Urbano 2017', ecco, qui di seguito, il commento del consigliere comunale Marco Ricci di Una città in comune-Prc.

“Il rapporto Ecosistema Urbano ci fornisce un quadro complessivo della situazione nazionale in termini di politiche ambientali territoriali, ma negli ultimi anni ci dice anche qualcosa di più: ci indica la rotta per realizzare città veramente sostenibili seguendo gli esempi positivi, ovvero scelte praticabili.

La città di Pisa conferma tutti i suoi punti critici, sui quali, eccezion fatta per la raccolta differenziata, non facciamo progressi. Una volta corretto il dato errato sulla qualità dell’aria dello scorso anno, di cui noi ci accorgemmo a differenza di chi commentò con entusiasmo la prima posizione, ritorniamo in una posizione mediocre.

Le difficoltà le conosciamo, Pisa è una città a forte pendolarismo e per questo ha i consumi idrici e di rifiuti molto elevati, e la bacchetta magica non esiste, ma il problema è che non facciamo progressi e perdiamo occasioni di miglioramento. Anche la raccolta differenziata in cui miglioriamo e il prossimo anno andremo ancora meglio, sarà un risultato limitato, perché gli obiettivi ambiziosi si raggiungono con il porta a porta spinto con tariffazione puntuale (ognuno paga per l’indifferenziato che produce), come ad esempio ha fatto la prima della classe Mantova. Ma con l’investimento fatto sui cassonetti interrati ci siamo giocati questa possibilità… Altra occasione persa è quella del fotovoltaico sugli edifici pubblici, se lo avessimo realizzato al tempo degli incentivi pubblici oggi avremmo un’entrata economica che potrebbe essere spesa per la manutenzione delle scuole… Per non parlare della mobilità: abbiamo indubbiamente un’area pedonale importante, ma riguarda solo il centro storico, e ancora gli spostamenti avvengono in larghissima parte con l’auto e la qualità dell’aria ne risente, così come la pericolosità delle strade. Per cambiare questo non basta qualche intervento, pur realizzato, è necessaria un’inversione delle priorità in termini di investimenti e la creazione di una vera e propria rete di mobilità sostenibile. Anche qui gli esempi positivi non mancano (Bicipolitana di Pesaro).Pisa, a parte alcuni indicatori, non è disastrosa, ma per ottenere miglioramenti servono scelte radicali e la capacità di farle”.

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