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Elezioni comunali 2018, 'Diritti in Comune' lancia la sfida per la sinistra: "Siamo una rivoluzione possibile"

La compagine formata da Una Città in Comune, Rifondazione Comunista, Possibile e Sinistra Italiana correrà unita alle amministrative

E' stata ufficialmente presentata oggi, 30 ottobre, a Palazzo Gambacorti la coalizione 'Diritti in Comune', che unisce le forze di Una Città in Comune, Rifondazione Comunista, Possibile e Sinistra Italiana. Le compagini politiche collaboravano da tempo ad iniziative comuni, ed ora hanno lanciato la propria candidatura alla guida della città per le prossime elezioni amministrative.

"L'inizio - hanno spiegato i vari rappresentanti - è la difesa della Costituzione. Il punto di partenza è stato il referendum del 4 dicembre sulla riforma, da cui poi sono seguite assemblee, eventi pubblici e tavoli programmatici permanenti. Un vero e proprio laboratorio aperto a cui hanno partecipato attivamente cittadini, realtà associative, lavoratori, rappresentanti sindacali. Una costruzione programmatica fatta di contenuti dal basso. Lo scopo è dare voce alla maggioranza della città, quella che si è vista abbandonata da chi governa da vent'anni. Una discontinuità nelle scelte e nei metodi, per portare avanti temi come la lotta alle diseguaglianze e alla povertà, per la giustizia sociale e redistribuzione della ricchezza".

Tanti i temi prioritari: politiche abitative, tutela sul lavoro, beni comuni, giustizia fiscale, ambiente e mobilità, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, cittadinanza studentesca, difesa degli spazi sociali, riappropriazione e riutilizzo del patrimonio pubblico e privato abbandonato. Un percorso che "resta aperto - spiega il consigliere Ucic-Prc Marco Ricci - abbiamo ricevuto molti contributi su vertenze specifiche. Puntiamo ai contenuti, esprimeremo un candidato a sindaco ma fin da ora diciamo che non è l'aspetto sostanziale: è la squadra che porta avanti il lavoro. Sul fronte alleanze chi condividerà metodi e contenuti è ben accetto, di fatto questo esclude chi si trova nella maggioranza consiliare".

"A destra c'è di tutto, a sinistra siamo l'unica realtà - ha commentato il consigliere Francesco Auletta - e per realizzare una vera inversione di tendenza c'è bisogno di terapie shock. Gli esempi sono molti. Io mi sono occupato di giustizia fiscale: ci sono soggetti che ad esempio non pagano Imu, come militari e scuole convenzionate. Ci sono grandi imprenditori da cui dobbiamo avere milioni di euro. Con le cifre che mancano fra tutto potremmo fare una manovra di bilancio". Sempre di Una Città in Comune Tiziana Nadalutti espone un altro caso dove intervenire: "Non è possibile che far dichiarare inagibile un'abitazione fa pagare meno tasse. Si deve invece spingere per il riutilizzo degli immobili, perché può far rispondere a necessità come l'emergenza abitativa e comunque far produrre ricchezza e indotto sociale, che altro non è che migliorare la sicurezza pubblica".

"In breve si tratta di fare l'opposto di questa amministrazione - conclude Ricci - se ora la logica è quella di fare poche grandi opere, noi siamo per fare tanti piccoli interventi che vadano a ricucire il tessuto urbanistico della città, come marciapiedi, parchi, spazi pubblici. Connessioni che devono andare di pari passo con quelle sociali, perché la vera lotta al degrado è la lotta alla povertà, valorizzando le imprese locali, senza prostrarsi alle multinazionali o ai grossi soggetti, che sfruttano il territorio e poi spariscono".

Le prime linee programmatiche di 'Diritti in Comune'

1) Pisa laboratorio per la giustizia fiscale. Applicazione dell’articolo 53 della Costituzione:

a) Riformulazione in senso progressivo di tutti i tributi locali; b) Sanzione di 200 euro a mq2 nei casi di fenomeno di abbandono di immobili se non è stato presentato un piano di recupero; c) tassa di scopo sulle grandi proprietà immobiliari; d) lotta alla evasione ed elusione fiscale; e) riduzione dei soggetti esenti IMU e restringimento delle agevolazioni IMU sullo sfitto inagibile.

2) Welfare municipale: abbattere le disuguaglianze per garantire i diritti. Applicazione degli articoli 3 e 32 della Costituzione:

a) Esenzione e integrazione del Ticket sanitario; b) Odontoiatria sociale; c) Osservatorio Salute con mappe di quartiere per le diverse necessità delle zone della città.

3) Lavoro. Applicazione degli articoli 1, 36 e 37 della Costituzione:

a) inchiesta sulle condizioni di lavoro attraverso un apposito questionario; b) un protocollo d’intesa tra Comune e parti sociali per migliorare e garantire la qualità del lavoro negli appalti che preveda: l’applicazione del principio della parità di salario a parità di mansioni; il divieto di forme di lavoro gratuito; la clausola sociale di “riassorbimento di manodopera”; la non applicazione del Jobs Act; c) elaborazione di un modello di bando pubblico per il sostegno di “start up sociali”.

4) Patrimonio bene comune. Applicazione degli articoli 41 e 42 della Costituzione:

a) un piano di riattivazione del patrimonio pubblico e privato e b) una consulta popolare per progettarne l’uso, definendo c) incentivi e forme di supporto alle idee virtuose grazie alle competenze presenti e diffuse nella città e d) risolvere l’emergenza abitativa.

5) Per Pisa città della cultura diffusa. Applicazione articolo 9 della Costituzione:

Per cultura intendiamo la trasmissione del patrimonio storico, artistico e bibliografico, ovvero l’appartenenza collettiva di tali beni e la loro fruizione pubblica; ugualmente intendiamo un laboratorio permanente delle varie realtà del territorio (sale-prova per gruppi musicali, biblioteche di quartiere, centri di aggregazione e sport).

6) Le opere che servono. Applicazione articolo 9 della Costituzione:

Basta alle Grandi Opere inutili calate dall’alto: sicurezza, bellezza e lotta al cambiamento climatico. Un grande piano di riqualificazione degli spazi pubblici da anni abbandonati per favorire la mobilità gentile: a) rifacimento e completamento dei marciapiedi in tutta la città; b) realizzazione di collegamenti in sicurezza tra i quartieri (passerella Sant’Ermete, allargamento Ponte alla Vittoria, collegamento Gagno-Passi, attraversamento Aurelia Nord); c) alberatura dei viali cittadini; d) un parco e una piazza in ogni quartiere, a partire dalla realizzazione immediata e partecipata del Parco di Cisanello.

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