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Elezioni comunali 2018

Elezioni, Mazzeo (Pd): "Non mi sarei tirato indietro per fare il sindaco. Ora uniti per Serfogli"

Il consigliere regionale analizza la situazione del centrosinistra, raccontando retroscena e tappe della scelta del candidato

"Iniziamo dalla fine: Andrea Serfogli sarà il candidato del Partito Democratico e, mi auguro, di tutta la coalizione di centrosinistra". Comincia così la lettera del consigliere della Regione Toscana Antonio Mazzeo, che descrive la situazione attuale del centrosinistra pisano e racconta alcuni retroscena sulla scelta del candidato sindaco per Pd, fra cui anche la richiesta pervenuta a lui di presentarsi. Poi la decisione è caduta sull'assessore ai lavori pubblici dell'attuale amministrazione Andrea Serfogli, l'unico che si è presentato per l'ipotesi primarie.

La situazione nel centrosinistra pisano appare fluida a Mazzeo: "Leggo oggi che il Psi ha intenzione di correre da solo e lo stesso potrebbe fare anche Mdp che, a sua volta, potrebbe anche scegliere di non presentare la propria lista. Io mi limito a fare un nuovo, accorato appello alle forze del centrosinistra pisano affinché venga fatto un estremo tentativo di presentarsi insieme di fronte agli elettori il 10 giugno e, eventualmente, nel ballottaggio del 24. Allo stesso modo chiedo al mio partito e a Serfogli di mettere da subito in campo proposte innovative dal punto di vista programmatico e nel metodo di condivisione con cui affrontare sia la campagna elettorale, sia il governo della città, coinvolgendo da subito energie nuove e fresche di cui la città ha estremamente bisogno".

"Non possiamo (e credo che nessuno di noi lo voglia) - insiste Mazzeo - rischiare di consegnare la città al M5S o alla destra leghista. Chi vuole davvero bene a Pisa e al suo futuro non può non sentire addosso questa responsabilità".

Il consigliere poi torna sulla scelta del candidato Pd, raccontando alcune tappe dei dibattito interno. "In queste settimane, anche alla luce del risultato elettorale del 4 marzo, ho lavorato senza sosta affinché il 10 giugno potessimo presentarci agli elettori con una candidatura unitaria che fosse in grado di tenere insieme dalle liste civiche a Mdp e che fosse in grado di superare le perplessità che erano state poste sul nome di Andrea. Così non è stato, Serfogli ha legittimamente deciso di proseguire per la sua strada convinto che la sua candidatura possa essere vincente, e ora non posso che augurarmi (e augurargli) che intorno a lui si possa coalizzare il più ampio consenso possibile".

Poi il retroscena: "Ammetto che sono stato piacevolmente stupito quando da più parti, in questi giorni, mi è stata chiesta la disponibilità a candidarmi seppure quello fosse l'ultimo dei miei pensieri e non fosse un'ipotesi che avevo mai preso in considerazione. So bene che avrebbe voluto dire più responsabilità, più oneri (oltre, certamente, all'onore di poter rappresentare la città che tanto mi ha dato), più sacrifici per la vita privata mia e di chi mi sta a fianco e certamente più 'rogne' da gestire (perché, diciamocelo, governare una città è difficilissimo!), ma a tutti ho detto che se quella fosse stata la condizione per presentarci uniti e superare le fratture interne al PD e al centrosinistra allora non mi sarei tirato indietro".

"E' il tempo di guardare avanti - conclude Mazzeo - e lavorare insieme ad Andrea Serfogli e alla coalizione che si costruirà intorno a lui impegnandoci su un programma serio, credibile e concreto, che parta dal dare risposte ai temi che con più forza ci sono stati sollevati dai cittadini in questi mesi: dalla sicurezza alla lotta al degrado, dal litorale al turismo, dal rapporto con le università all'attrazione di investimenti. Un elemento essenziale in questa fase storica, e sono certo che Andrea per primo lo abbia nelle sue corde, sarà la capacita di andare ad ascoltare la rabbia delle persone e mettere la nostra faccia, la nostra storia e la nostra voce prima di tutto in quei contesti che da noi nel tempo si sono allontanati".

Ecco i 3 punti fissati da Mazzeo:

- Un 'Piano straordinario per la sicurezza e il decoro', che parte dalla necessità di più forze dell'ordine e punti fissi di polizia al trasferimento della Questura in piazza Vittorio fino alla riqualificazione delle zone periferiche della città e a un piano speciale per la gestione della movida.

- Un 'Patto di sviluppo per Pisa', che veda insieme Comuni, Università e Centri di ricerca e che punti a costruire una grande area metropolitana estesa a Lucca e Livorno. L'obiettivo dovrà essere creare una connessione veloce attraverso un sistema di metropolitana di superficie che utilizzi le infrastrutture già esistenti e che, partendo dai Fossi Medicei e dal Terminal Crociere di Livorno possa passare da San Rossore, dall'aeroporto di Pisa e dalla connessione col People Mover per raggiungere il centro cittadino e finire a ridosso delle mura di Lucca.

- Il pieno recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città a cominciare dal completamento del museo delle Navi Romane al recupero della stazione radio Marconi, perché queste strutture possano diventare catalizzatori di interesse e nuove leve di sviluppo e attrazione turistica.

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