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Elezioni comunali 2018

Elezioni amministrative, Pd in alto mare: si dimette il segretario comunale Viale

Rinviata l'assemblea che avrebbe dovuto sciogliere il nodo del candidato sindaco, proprio quando sembrava essere stata trovata la quadratura del cerchio attorno al nome di Benedetta di Gaddo

Terremoto nel Pd pisano. Si è infatti dimesso il segretario comunale Giovanni Viale. La decisione è stata presa ieri, giovedì 29 marzo, nella giornata in cui il Partito Democratico cittadino avrebbe dovuto nuovamente riunirsi in assemblea per tentare di sciogliere il nodo candidature in vista delle elezioni amministrative di giugno. La riunione è stata però stoppata con un 'diktat' inviato a Viale da Matteo Ricci e Matteo Biffoni, il primo responsabile nazionale degli enti locali Pd, il secondo componente della reggenza toscana del partito. 

"Caro segretario - questo il testo del messaggio - alla luce della delicata situazione politica attuale e al fine di lavorare al meglio, l’assemblea comunale prevista per questa sera va rinviata concordando una nuova data nei prossimi giorni. In vista delle prossime elezioni amministrative è essenziale lavorare insieme nella massima serenità anche per ottenere i migliori risultati, come merita il grande impegno che da sempre contraddistingue il Partito Democratico pisano".

Una decisione che ha avuto come conseguenza le dimmissioni del segretario cittadino. "Al momento non ho commenti da fare" ha detto questa mattina, venerdì 30 marzo, Giovani Viale intercettato al telefono. Da quanto filtra dall'interno del Pd pisano le dimissioni di Viale sembrerebbero comunque irrevocabili.

Il nodo candidature

Resta quindi ancora da sciogliere il nodo che riguarda il candidato sindaco. L'obiettivo è quello di creare un'ampia coalizione che raccolga sia l'appoggio di LeU che delle liste civiche che sostengono l'attuale maggioranza a Palazzo Gambacorti (Riformisti e In lista per Pisa). Il Pd pisano aveva inizialmente proposto la candidatura dell'attuale assessore della Giunta Filippeschi, Andrea Serfogli, nome gradito a Riformisti e In Lista Per Pisa, ma che aveva invece ricevuto il 'niet' da LeU. Il movimento politico di Fontanelli chiedeva maggiore discontinuità e aveva proposto il nome del presidente dell'area di ricerca del Cnr di Pisa, Domenico Laforenza, proposta che non aveva però ricevuto l'appoggio delle liste civiche.

Così si era iniziato a parlare di primarie di coalizione, con Serfogli che aveva rinnovato la sua candidatura e con l'ex assessore Dario Danti che era anche lui sceso in campo. Soluzione, quella delle primarie, prospettata anche dalle liste civiche che fanno riferimento al vicesindaco Paolo Ghezzi e all'assessore Federico Eligi. Dopo vari tentennamenti la quadratura del cerchio sembrava infine essere stata trovata attorno al nome di Benedetta Di Gaddo, avvocato 34enne e presidente del Ctp 2. La sua candidatura avrebbe dovuto essere 'formalizzata' nella riunione di ieri sera. Poi nel pomeriggio è arrivato l'ennesimo, questa volta inaspettato, rinvio con le conseguenti dimissioni del segretario cittadino Giovanni Viale.

Le reazioni

Il primo a commentare quanto accaduto è proprio Andrea Serfogli. "Trovo grave - spiega l'assessore - che si sia impedito all'assemblea di riunirsi con un ordine calato dall'alto in questo modo e mi dispiace per le dimissioni del segretario cittadino che in questi mesi aveva portato avanti un lavoro difficile in modo equilibrato. Da parte mia rinnovo la mia disponibilità a fare le primarie: il candidato sindaco non può essere scelto con dei diktat dalle segreterie del partito".

Sorpreso anche il vicesindaco Paolo Ghezzi (In Lista per Pisa). "Il Pd - dice Ghezzi - deve chiarirsi le idee e deve farlo nel più breve tempo possibile se vuole trovare una quadra anche sul programma da presentare agli elettori". La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un partito di fatto 'commissariato' a livello locale e che quindi "non si presenta nel migliore dei modi di fronte ai cittadini". "Per quanto ci riguarda - prosegue Ghezzi - noi non siamo obbligati a fare niente senza un programma chiaro da presentare alla città. Al momento non possiamo quindi escludere niente. Rimangono in quindi in campo tutte le ipotesi, compresa quella di presentare un nostro candidato in modo autonomo".

"Il Pd pisano - scrive invece Dario Danti sul suo profilo Facebook - non decide su nulla. L’Assemblea comunale è stata rinviata a data da destinarsi e il segretario comunale si è dimesso ieri sera. Il partito va verso il commissariamento. A due mesi dal voto niente candidato sindaco e niente coalizione di centrosinistra. E le primarie? Chiusura totale su uno strumento che, invece, garantirebbe la partecipazione delle persone. Parafrasando una pubblicità: 'Ti piace perdere facile?'".

Un richiamo all'unità arriva da Giuseppe Pasqualetti, responsabile enti locali del Pd provinciale. "È il momento - scrive in una nota Pasqualetti - di mettere da parte i personalismi e lavorare per l’unità delle forze di centrosinistra per offrire agli elettori una proposta di governo credibile della città. Costruire una coalizione ampia di centrosinistra, in grado di tenere unite forze civiche, riformiste e progressiste, è l’unica strada per essere competitivi alle imminenti elezioni amministrative, battendo destre e forze populiste che non hanno un progetto serio da proporre ai cittadini né cultura di governo. Dobbiamo lavorare tutti insieme, quindi: la vittoria finale non può che passare dall’unità".

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