Diritti in Comune: i venti punti al centro del programma
Presentati a Firenze i punti programmatici in vista delle elezioni amministrative di giugno della Rete delle Città in Comune
"E’ necessario voltare pagina rispetto a 25 anni di politiche neo liberiste che hanno distrutto il lavoro, negato un futuro a intere generazioni, messo in discussione la stessa sopravvivenza del pianeta, fatto delle disuguaglianze sempre crescenti, regole indiscutibili e apparentemente immodificabili". E' con questo spirito che la Rete delle Città in Comune ha presentato questa mattina, lunedì 28 maggio, a Palazzo Vecchio a Firenze, i 20 punti punti di programma comune per le amministrative di giugno. Punti che, per quanto riguarda Pisa, saranno dunque al centro dell'azione politica della coalizione Diritti in Comune (Ucic-Prc-Possibile).
I 20 punti programmatici
- Contrasto in tutte le sedi all’applicazione e estensione del cd Daspo urbano e dei contenuti dei decreti Minniti Orlando da collegare con una campagna che contenga a tutto tondo un'altra idea di sicurezza
- Costituzione nei territori di osservatori sul 'razzismo istituzionale' (cioè su effettiva fruizione degli accessi ai servizi, alla piena residenza dei migranti ecc)
- In tema di servizi pubblici locali: invertire la tendenza alla messa a gara dei servizi e ripubblicizzazione ove possibile.
- Effettiva accessibilità ai servizi di trasporto pubblico (e possibile estensione, nella logica del cosiddetto sostegno al reddito indiretto) fino a giungere ove necessario alla gratuità
- Monitorare e pubblicizzare effetti del ricorso al project financing, al fine di interromperne l’utilizzo e quindi la spirale indebitamento pubblico/profitto privato
- Stop al consumo di suolo in ambito urbanistico, non come slogan ma con effettiva moratoria a nuove costruzioni
- Favorire incremento di recupero e auto recupero(pubblico e privato)
- Recupero degli spazi pubblici (del comune e altri enti pubblici) in collaborazione con i cittadini e le cittadine, i comitati, le associazioni
- Modifica dello statuto degli enti locali con l’inserimento del territorio come bene comune, al fine di tutelare meglio il territorio stesso
- In tema di diritto all’abitare, auto recupero con scomputo dall’affitto e microcredito alle famiglie, garantito dall’ente locale per le ristrutturazioni
- Tassazione del “abbandono” (patrimonio sfitto) , in particolare ai grandi proprietari, per favorire la messa a disposizione del patrimonio
- Sostegno e rilancio della campagna 'stop fiscal compact'
- Raccolta firme e iniziativa nei territori su LIP in particolare No Buona Scuola e legge costituzionale contro le modifiche apportate all’art 81 Costituzione (pareggio di bilancio)
- Applicazione della sentenza della Corte Costituzionale che impedisce la sospensione di servizi pubblici essenziali a causa di vincoli di bilancio e cancellazione da tutti i regolamenti e affini comunali le formule salvo vincoli di bilancio
- Avere maggiore autonomia impositiva e una effettiva progressività delle tasse e imposte locali
- Mettere sotto osservazione l’intervento del potere finanziario e bancario anche sulle scelte principali delle amministrazioni e sulla programmazione del territorio
- Congelare il piano alienazioni immobili comunali
- Mettere in atto ogni azione (istituzionale e di mobilitazione) al fine di sviluppare la campagna 'parità di salario a parità di mansioni'7
- Promuovere campagna su comparazione fra servizi esternalizzati e interni (o re internalizzati) per evidenziare la negatività sotto tutti i punti di vista (economici, per i lavoratori, per la qualità del servizio) delle esternalizzazioni
- Sui temi delle grandi campagne: fiscal compact, pareggio di bilancio, ecc. creare una sorta di visibilità mediatica anche tramite un fil rouge che possa essere simbolicamente rappresentato da un logo (che ne evidenzi conseguenze presenti e future)