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Elezioni comunali 2018

Donna con il burqa nel volantino contro la moschea, Conti: "Mi dissocio"

Gli autori del volantino sarebbero appartenenti al comitato 'Il popolo decide'

Un volantino che circola in rete e che ha suscitato non poco clamore tra le forze di sinistra e centrosinistra che hanno condannato il contenuto. Nel manifesto si vede una donna con il burqa e un neonato in braccio, poi la scritta 'Sarà questo il futuro di Pisa?' e l'invito a fare la scelta al ballottaggio tra Andrea Serfogli, candidato di centrosinistra indicato come a favore della moschea a Pisa, e Michele Conti, candidato di centrodestra indicato contro la moschea e a favore del referendum. E proprio Conti si dissocia dal volantino, sottolineando di non esserne lui l'artefice e il promotore.

"Il volantino per il quale la sinistra isterica e in affanno si indigna non è riconducibile ad una iniziativa ufficiale da me approvata, né promossa dal mio comitato elettorale. Mi dissocio dunque da questa iniziativa - sottolinea Conti - ho comunque chiesto e preteso di conoscere chi avesse sollecitato quel volantino e ho appreso essere un'iniziativa del comitato 'Il popolo decide' che a Pisa aveva promosso il referendum sulla moschea a Porta a Lucca.
Quel volantino non è dunque stato autorizzato da me e ne ho appreso l’esistenza soltanto dopo la sua distribuzione e il clamore che ha suscitato".

"L’immagine in esso contenuta, di una donna che indossa il burqa e tiene in grembo un neonato - prosegue il candidato del centrodestra - è violenta e mortificante ma forse potrebbe dare a tutti l'opportunità per affrontare una questione di civiltà che sta diventando un'emergenza anche nell'Occidente libero e democratico: la condizione della donna nel mondo e nella cultura islamica i cui frutti violenti ed umilianti cominciano a vedersi anche accanto a noi. Coloro che si scandalizzano di fronte a quella immagine, che io non condivido e dalla quale mi dissocio, dovrebbe riflettere sugli aspetti deteriori e inaccettabili di quella cultura che loro stessi difendono e accolgono. Non potremo continuare ancora per molto a far finta di non vedere che esiste una cosiddetta cultura che vuole la donna sottomessa, che la considera un essere inferiore e ne violenta quotidianamente dignità e libertà di espressione. Ci sarà, spero, l'occasione di ragionare su qualcosa che non sia uno stupido volantino".

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