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Emergenza abitativa: la maggioranza spinge per gli sgomberi delle case occupate

Votata in Consiglio Comunale una mozione per il contrasto del fenomeno, denunciato come importante dalla Lega. Polemica con le minoranze, uscite dall'aula

Un problema, quello dell'emergenza abitativa, approcciato in maniera diametralmente opposta da maggioranza ed opposizione. Con il peso dei numeri e l'uscita dall'aula della minoranza è passata la linea leghista. E' questo quello che si è visto ieri, 9 ottobre, nel Consiglio Comunale di Pisa. Nella dinamica dell'assemblea ha contato politicamente anche la gestione della riunione. Alla fine, su due mozioni che trattavano l'argomento, una è stata votata, mentre per nessuna delle due c'è stata discussione

Non è mancata invece la polemica. Lo scontro fra maggioranza ed opposizioni (Pd e Diritti in Comune, ma anche M5S) è partito dalla procedura, che poi nella forma e nei contenuti ha rappresentato un messaggio politico di scelta di campo nella valutazione del problema 'emergenza abitativa': prima viene il contrasto delle occupazioni di immobili, con il relativo principio di rispetto della legge, poi c'è la valutazione nel merito degli sfratti. 

Cosa è successo in Consiglio Comunale

Era calendarizzata la mozione di Diritti in Comune sulla giornata 'Sfratti Zero', dove fra l'altro si chiedeva la sospensione delle esecuzioni per morosità incolpevole. La Lega, ad inizio assemblea, ha chiesto l'inserimento di una mozione urgente per il contrasto alle occupazioni di immobili, misura ritenuta opportuna dalla maggioranza per affrontare il problema. L'urgenza è stata ammessa con 21 voti favorevoli e 8 contrari. 

Ecco che quindi si arriva al momento della discussione delle mozioni. Il consigliere e capogruppo di Diritti in Comune Ciccio Auletta fa una mozione d'ordine chiedendo che la mozione 'Sfratti Zero' venisse affrontata per prima. Nel suo intervento Auletta afferma che "se ogni volta vengono presentate mozioni urgenti solo dalla maggioranza e si votano solo quelle, e gli atti iscritti regolarmente vanno sempre in fondo... invito la maggioranza nella prossima conferenza dei capigruppo a valutare di fare un Consiglio Comunale a tema".

Aggiunge quindi che le "mozioni urgenti con dichiarazioni di principio diventano così uno strumento abusato, che diventa prevaricante se fatto in questa maniera". Il capogruppo Pd Giuliano Pizzaneli, al momento del voto dell'urgenza della mozione leghista, aveva detto: "Qualcuno mi spieghi il senso politico di questa mozione sul contrasto alle occupazioni di immobili: si tratta questa di un'attività che l'amministrazione è chiamata a fare per sua ordinaria competenza, significa forse che non lo sta già facendo? Semplicemente è una mozione che non andava nemmeno presentata". 

La mozione d'ordine viene respinta con 9 favorevoli e 18 contrari. Si va quindi con la mozione sul contrasto alle occupazioni. La presenta il capogruppo Alessandro Bargagna il quale afferma in presentazione, fra l'altro, che "l'occupazione arbitraria contribuisce a ledere non solo la parte proprietaria, ma anche il generale interesse dei consociati alla convivenza pacifica", e che quindi tale attività "nella rigenerazione urbana dei quartieri popolari può contribuire a contrastare l'alta marginalità sociale". Si prevede quindi "un censimento finalizzato all'identificazione degli occupanti e della composizione dei nuclei familiari, in particolare per soggetti in condizioni di fragilità, oltre alla verifica della condizione reddituale e sulle condizioni di accesso e permanenza sul territorio nazionale". La mozione quindi impegna la Giunta a "effettuare controlli sugli inquilini delle case popolari, individuando nuclei o singoli che abbiano compiuto occupazione arbitraria e di provvedere a sgomberare case erp e strutture dedicate all'accoglienza". 

Pizzanelli a questo punto prende la parola e comunica l'uscita dall'aula del gruppo Pd. Così farà anche Diritti in Comune. L'assessore Gianna Gambaccini ha sostenuto la mozione: "Non appena insediata ho appreso che più di 800 nuclei familiari erano in lista di attesa per un alloggio popolare, numero che negli anni è aumentato senza che l'amministrazione del Pd si interessasse al problema. Ogni giorno arrivano segnalazione di occupazioni abusive di case erp, operate per lo più da extracomunitari e rom, spesso aiutati da comitati ai limiti dell'eversività. Altri cittadini, che vivono negli stessi caseggiati, segnalano reati quali spaccio e prostituzione".  Ecco quindi che si spinge per "rapidi sgomberi, con l'ausilio anche delle forze dell'ordine". 

La mozione è stata votata con 20 favorevoli, 0 contrari e 2 astenuti. Ad astenersi sono stati i consiglieri del M5S, la cui posizione è stata spiegata dal capogruppo Gabriele Amore: "Fra i nostri cardini c'è il principio della legalità, siamo vicini a voi (Lega, ndr) in questo. Noi siamo rimasti, forse siamo meno permalosi degli altri gruppi di minoranza. E' anche vero però che il nostro ruolo risulta un po' svilito, è vero che come principio appoggiamo la mozione ma il nostro apporto è azzerato. A ciò si unisce che va bene la legalità e lo sgombero, però ciò che proponete non ha visto un lavoro di tutte le forze politiche, così come il regolamento dell'emergenza abitativa. Così finisce che anche noi che non scontiamo la diatriba fra Lega e Pd, perché così è, risultiamo comunque inutili per la vostra non volontà di collaborazione".

Nella dichiarazione di voto ha aggiunto: "Ci asteniamo per dare un segnale di insofferenza, perché vorremmo dare il nostro contributo. Oltre alla bontà della mozione, rileviamo come ci siano anche altri aspetti ugualmente importanti, cioè il fatto che in moltissimi casi l'occupazione abusiva avviene anche perché c'è un grado di povertà importantissimo. Noi tutti abbiamo un tetto sopra la casa. Io stesso, dopo settimane o mesi senza una casa, dovrei pensare di occupare abusivamente". 

I commenti di Lega e Noi Adesso Pisa-Fratelli D'Italia

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