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Federazione Civica: l'unione dei comuni è tutt'altro che virtuosismo amministrativo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday
La Federazione Civica, replica alla ipotesi avanzata dall' Assesore regionale Riccardo Nencini in merito alla proposta di ampliare il modello dell'unioni comunali in scala regionale, precisando quanto di seguito:  "Dopo 3 anni di vita dell' "esemplare" o meglio del test toscano, rappresentato dall' Unione dei Comuni della Valdera, portato ad esempio come unione virtuosa, è tempo ormai di bilanci e malgrado le belle parole pronunciate dal Presidente Rossi, dobbiamo dire che la realtà è ben diversa.

I tanto osannati risparmi non ci sono stati, anzi per molti Comuni i costi dei servizi sono aumentati, gravati peraltro dagli alti costi di gestione generale (aumento del personale e delle relative retribuzioni, affitti delle sedi e dei magazzini, spese per il funzionamento dell'Unione come attrezzature, ecc.).

Per non parlare poi delle presunte sinergie e ottimizzazioni del personale e delle competenze che non si sono mai avute.
Unico risultato avuto ad oggi è l'aumento della burocrazia e la perdita della sovranità dei Comuni sulle funzioni passate all'Unione.
Del resto come avevamo sempre ribadito una fusione così grande che conta oltre 120.000 abitanti e con una estensione di 15 comuni, non può raggiungere quei risultati auspicati dalla normativa nazionale, ma al contarrio ottiene solo un aumento dei costi e un peggioramento del funzionamento della macchina amministrativa.
 
Le liste civiche aderenti alla Federazione Civica, ritengano che questa non sia una strada percorribile, forse frutto solo di certe ipotetiche convenienze partitiche; al contrario ribadiamo con forza la necessità di condividere sinergie attraverso convenzioni tra comuni lasciando in essere le proprie autonomie municipali e le organizzazioni comunali. Proprio nei prossimi giorni intendiamo aprire un tavolo di confronto con la Regione finalizzato a valutare concretamente gli scenari futuri per una migliore organizzazione dei Comuni, anche nell'ottica della rivisitazione delle Istituzioni gia anticipata dal Presidente Monti."
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