Un pomeriggio di contestazione quello di sabato durante la festa di Futuro e Libertà in Logge di Banchi: alcuni decine di giovani aderenti ai collettivi universitari e alla rete dei movimenti antagonisti hanno lanciato monetine contro i relatori del dibattito sulla legalità, al quale stava partecipando anche il deputato Fabio Granata. L'incontro è stato interrotto per alcuni minuti e Granata ha tentato anche di avvicinare i contestatori per un vivace faccia ma è stato dissuaso dalla Polizia che presidiava l'evento.

Il dibattito, al quale erano invitati anche gli assessori alla legalità di comune e provincia di Pisa, Marilù Chiofalo (Pd) e Gabriele Santoni (Sel), è ripreso quando i contestatori sono indietreggiati alcune decine di metri pur mantenendo attivo il presidio. La contestazione è stata decisa, si è letto in un volantino, per "respingere il partito di persone come Fini e Granata che hanno votato la legge contro i migranti e la legge Gelmini e che hanno aumentato la precarietà del nostro Paese".

Condanna del gesto da parte dell'amministrazione comunale di Pisa. "Ho chiamato il coordinatore provinciale Massimo Balzi per esprimergli la solidarietà dell’amministrazione comunale". Assente il primo cittadino Marco Filippeschi, impegnato in Cina, è stato il vicesindaco Paolo Ghezzi ad esprimere vicinanza ai rappresentanti di Fli contestati. "Il confronto politico è la base democratica della nostra società e si deve basare sulle idee e sull’ascolto - ha affermato Ghezzi - il tentativo di impedire a Fli di parlare va condannato. Pisa ha bisogno di molte cose, ma non certo di azioni e atteggiamenti nostalgici che da molto tempo non rappresentano più chi la vive e chi ha a cuore il suo futuro".