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Fidejussioni e lavori pubblici: Ucic-Prc chiede informazioni sul 'Consorzio Nuovo Calambrone'

Proseguono le verifiche del gruppo consiliare sulle garanzie prestate dagli imprenditori su grandi opere immobiliari. Dopo Navicelli e Bulgarella l'attenzione si pone anche sul gruppo di costruttori del 'Consorzio Nuovo Calabrone' con un question time

I dubbi che il Comune abbia accettato sistematicamente fidejussioni tossiche a garanzia di lavori pubblici non si placano per 'Una Città in Comune-Rifondazione Comunista'. Dopo i casi Navicelli e Bulgarella il gruppo consiliare ha presentato un question time, in discussione nel prossimo consiglio di giovedì, per chiedere conto delle garanzie prestate dal 'Consorzio Nuovo Calambrone' per gli interventi lungo Viale del Tirreno.

L'articolo 11 della convenzione urbanistica del 2008, con cui l'unione di costruttori si è vincolata a realizzare direttamente la rete di fognatura bianca e nera delle opere come pagamento degli oneri di urbanizzazione, indica un totale di circa 5 milioni di euro per 12 fidejussioni relative a 10 interventi immobiliari. Ucic-Prc chiedono "di sapere quali sono le banche, assicurazioni o società finanziarie che hanno rilasciato per ognuna di questa società le polizze fideiussiorie che sono state depositate in Comune e in quali date".

Secondo la lista è necessario fare chiarezza anche sull'attuale situazione del consorzio, in quanto la stessa amministrazione del luglio 2014 si trovò in contrasto con il soggetto privato, arrivando a scrivere in un comunicato a firma dell'assessore Andrea Serfogli quanto segue: "Solo dopo aver completato le opere d'infrastrutturazione, ossia i sottoservizi, il Comune potrà realizzare gli interventi di riqualificazione (marciapiedi, parcheggi, rotatorie, illuminazione pubblica, aree a verde). Stiamo valutando, a livello giuridico, con l'avvocatura civica la possibilità di escutere, ossia incassare preventivamente le fideiussioni dei soci del consorzio inadempienti e nel frattempo dichiarati falliti, ma occorre ricordare che: 1. l'impegno a realizzare le opere è del consorzio e non dei singoli consorziati; 2. deve essere verificato di non ricadere nella revocatoria fallimentare".

Difficoltà che mettono sull'attenti i consiglieri Auletta e Ricci, visti gli sviluppi del recente passato. Nella stessa comunicazione ricordata in premessa del question time Serfogli indica i lavori allora non realizzati al luglio 2014: "lungo Viale del Tirreno manca una centralina di spinta della fognatura, che non è collaudabile, alcune caditoie e il manto di usura". Ciò ha portato agli interventi diretti del Comune. La nota parla del "ponticello a Cornacchiaia e il manto di asfalto della corsia dissestata sul viale del Terreno", interventi che si dice saranno fatti gravare come costi sul consorzio.

"Siamo consapevoli delle difficoltà generate dalla crisi economica - prosegue poi Serfogli - ma il Comune non può non garantire il completamento delle opere come erano previste in convenzione. Il Consorzio avrebbe dovuto farsi rilasciare dai singoli consorziati fideiussioni per il corretto adempimento degli impegni assunti in convenzione. Cercheremo, per quanto giuridicamente possibile, di escutere solo le fideiussioni degli inadempienti. Il ritardo nell'esecuzione dei lavori idraulici da parte del Consorzio - conclude l'assessore - ha anche portato allagamenti e danni al Teatro dell'Ospedale Americano. Le piante previste nella piazza del centro servizi saranno messe a dimora nella stagione autunnale".

La risposta al question time è attesa nel prossimo consiglio comunale di giovedì. Di seguito le fidejussioni.

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