A distanza di quasi un anno da quando, a seguito delle clamorose dimissioni di massa dei consiglieri di opposizione, decadde il Presidente del Consiglio Territoriale di Partecipazione del Litorale e si azzerarono tutte le altre cariche dell'organo partecipativo, il Presidente del Consiglio Comunale ha fissato al 23 febbraio il termine perentorio entro il quale i Gruppi Consiliari dovranno indicare i loro rappresentanti per procedere alla ricostituzione del CTP1. Con un mero atto burocratico si cerca di glissare e liquidare in sordina la vicenda che ha portato all'atto di sfiducia "de facto" del Presidente Annalisa Bomba, senza arrivare a quel chiarimento politico tanto necessario e a più riprese sollecitato anche al Sindaco e al PD per i quali la vicenda rappresenta evidentemente una fastidiosa spina nel fianco. Generalmente l'esperienza dovrebbe insegnare qualcosa, ma le premesse non sembrano incoraggianti se oltre al mancato chiarimento a cui accennavamo, il PD ha mandato in avanscoperta il Presidente "in pectore" del CTP1, designato o autodesignato, Walter Tursi per tirare le fila e portare a termine il lungo percorso. Sicché il PD, ma a ruota anche gli altri partiti della maggioranza, nonostante esprimano formalmente riluttanza, avanzano come un caterpillar su un percorso che però potrebbe essere irto di ostacoli. In questa fase suggeriremmo di aspettare qualche giorno in più per organizzare un incontro tra i partiti piuttosto che andare incontro a delle inevitabili polemiche politiche. Il Sindaco e il PD devono prendere atto che al CTP1 è successo qualcosa di rilevante dal punto di vista politico che non può essere ignorato; devono capire che i partiti di minoranza sono determinanti e non interessati a svolgere un semplice ruolo di comparse. Forza Italia ha pronto l'elenco dei suoi rappresentanti da nominare nel CTP1 ma pensa che questo chiarimento preliminare sia un passaggio obbligato e necessario prima di qualsiasi atto formale.