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Il presidente della Provincia: "No alla semplificazione in senso inverso"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

"Gli obiettivi che dobbiamo perseguire nell'interesse dei cittadini sono la fusione dei Comuni, il dimensionamento delle Province su una scala di Area Vasta ed infine l'eliminazione della pletora di enti vari, Ato, Consorzi e agenzie".

Fusione dei Comuni. Eliminazione delle ATO e trasferimento delle funzioni alle nuove Province di Area Vasta. Soppressione di Consorzi, agenzie ed enti vari di secondo livello.

Andrea Pieroni, presidente della Provincia di Pisa, entra nel dibattito locale sul nuovo assetto degli enti locali, con una posizione precisa e chiara: "La parola d'ordine è semplificare. Per davvero".

"Il tema della fusione dei Comuni, posto all'attenzione della stampa in questi giorni -- nota il presidente -- deve entrare nella discussione politica alla luce della legge regionale 68/2011 che consente alla Regione di promuovere l'accorpamento di più Comuni, in special modo quelli obbligati all'esercizio associato delle funzioni fondamentali, ma anche per effetto del decreto del Governo Monti che relega le Province ad enti di secondo livello espressione dei Comuni.

"Resta -- aggiunge Pieroni - la mia critica severa alla mancanza di rappresentanza democratica delle nuove Province, con una perdita secca in termini di ruolo e il rischio di uno strapotere regionale e di pochi sindaci. Sono tuttavia convinto che la strada da percorrere non possa essere quella di sostituire il vecchio assetto con uno nuovo ancora più complesso, visto che l'obiettivo è quello della semplificazione: in sostanza dobbiamo evitare che si creino nuovi enti intermedi".

"Unioni di Comuni, nuove Province e Ato, sono, infatti, enti di secondo livello, tutti espressione dei Comuni -- sottolinea Pieroni -- Saremmo di fronte non ad una semplificazione, con buona pace di chi intende, correttamente, disegnare un assetto istituzionale che garantisca minori costi ed una più efficiente gestione delle funzioni amministrative, ma ad un ulteriore appesantimento.

Secondo il presidente della Provincia di Pisa occorre dunque perseguire "l'obiettivo della fusione dei Comuni, il dimensionamento delle Province su una scala di Area Vasta ed infine l'eliminazione della pletora di enti vari, Ato, Consorzi e agenzie. Il rischio che dobbiamo evitare -- conclude Pieroni -- è produrre una riforma istituzionale che riporta le lancette del federalismo al punto di partenza, con un'articolazione degli enti intermedi irrazionale e paradossalmente più costosa. E questo non sarebbe un buon servizio reso ai cittadini e alle imprese, che al di là di facili slogan, devono trovare enti locali più di prima in grado di rispondere ai loro bisogni".

 

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