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Elezioni per il nuovo sindaco pisano: Filippeschi bis o primarie?

La maggioranza del centrosinistra pisano apre la campagna elettorale per il nuovo primo cittadino, ribadendo il sostegno al sindaco uscente Marco Filippeschi. Una parte del partito vorrebbe le primarie

"Via libera al Filippeschi bis e stop al dialogo infinito a sinistra con Sel". Così la maggioranza di centrosinistra (Pd, Psi, Idv e Lista civica) apre la campagna elettorale in vista del voto amministrativo di primavera, ribadendo il sostegno al sindaco uscente. "Escludiamo qualunque ipotesi di elezioni primarie perché - spiega il segretario pisano dei democratici Andrea Ferrante - Il giudizio positivo sul sindaco è frutto di un percorso fatto dentro i partiti e nella coalizione".

Ma una parte del Partito democrtaico non ci sta e minaccia di mobilitarsi, raccogliendo le firme necessarie per chiedere le primarie.  Il centrosinistra pisano ripropone la candidatura a sindaco di Marco Filippeschi, dopo un percorso partecipativo svolto nei quartieri che ha coinvolto centinaia di cittadini e lancia una serie di appuntamenti pubblici per incontrare giovani e società civile.

"Siamo aperti all'ascolto e vogliamo garantire stabilità e affidabilità - afferma Marco Filippeschi -  in un'azione di governo i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti e che è perfettamente coerente con l'azione di governo della Regione Toscana". Una sottolineatura che risponde soprattutto a Sel che chiedeva, a Pisa, un confronto programmatico partendo dalla base di partenza della coalizione che sostiene Rossi. "Le nostre politiche - conclude Filippeschi - sono in sintonia con il governo regionale, semmai chi non è coerente è proprio Sel che qui sembra non essere interessata ad assumersi responsabilità di governo. Nessun dialogo invece con chi, come il Prc, non ha alcuno interesse allo sviluppo".

Posizioni che non sono piaciute ad alcuni dissidenti del Pd: iscritti, militanti, dirigenti, consiglieri comunali e provinciali che invece usano toni fortemente critici sull'amministrazione: "Non si può continuare a governare il sociale - dicono - a colpi di ordinanze, lontane da noi sul piano valoriale e fallimentari sotto il profilo amministrativo. O pensare solo al cemento come motore di sviluppo. I vertici del partito non hanno avuto il coraggio di discuterne con noi a tempo debito, ora possono farlo militanti ed elettori confrontandosi con noi e al termine di questo percorso presenteremo un programma e una candidatura per le primarie del centrosinistra. E non comprendiamo neppure i sostenitori pisani di Renzi che invece hanno detto che per le elezioni amministrative pisane le primarie non erano necessarie". (Fonte Ansa)

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