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La direzione provinciale Pd approva un documento sull'acqua

Nocchi e Toti: chiediamo che il soggetto pubblico ricopra un ruolo più rilevante, oltre a tariffe eque e sostenibili e maggiori risorse per acquedotti, fognature e impianti di depurazione. La proroga delle concessioni necessaria per 'salvare' gli investimenti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Un ruolo più rilevante per il soggetto pubblico, una gestione aziendale più efficace ed efficiente, maggiori investimenti nella rete e tariffe eque e sostenibili. Sono questi i punti salienti del documento sull'acqua approvato all'unanimità (con un astenuto) dalla Direzione provinciale del Pd pisano, per tracciare alcune linee guida post-referendum e in attesa che a livello nazionale venga colmato l'attuale vuoto normativo.

“Siamo convinti – osserva il segretario provinciale Pd Francesco Nocchi – che la risposta alla volontà emersa dal referendum non sia nel ritorno alle vecchie gestioni comunali. È però essenziale rafforzare il ruolo del soggetto pubblico e fare in modo che i Comuni e gli Enti locali, veri titolari del servizio, possano svolgere un ruolo di guida”.

Nocchi fa quindi il punto sull'aspetto normativo: “Siamo in una fase delicata, di transizione, causata in primis dall'inerzia del centrodestra quando era al governo. Con il referendum, al cui risultato ha contribuito anche il Pd, gli italiani hanno votato contro le norme sulla 'privatizzazione forzosa dell'acqua' e sulla remunerazione del capitale. Ora è necessario che il Governo ponga rimedio all'incertezza che si è aperta. Quanto alla scelta dei nostri Comuni di prorogare le concessioni in essere, decisione che condividiamo, si spiega con la necessità di 'mettere in sicurezza' gli investimenti sin qui programmati. Auspichiamo – conclude Nocchi - che al termine della verifica della fattibilità tecnica dell'operazione il governo abbia disposto i provvedimenti volti alla realizzazione di un quadro normativo chiaro e definito per stabilire in maniera precisa le risorse a disposizione per gli investimenti necessari”.

Nel documento il Pd attribuisce rilevanza strategica agli investimenti e alla necessità di una tariffa sempre più equa e sostenibile. “Non si può prescindere – spiega il responsabile Enti Locali del Pd Gabriele Toti – dal miglioramento di acquedotti, fognature e impianti di depurazione, anche come risposta a questioni ambientali come ad esempio la dispersione idrica, che è valutata tra il 35 e il 37%. Servono risorse importanti: circa 2/3 miliardi a livello regionale e 60 miliardi a livello nazionale, e anche per questo, a nostro avviso, gli investimenti nel settore idrico andrebbero considerati vere e proprie 'grandi opere', finanziabili anche con la fiscalità generale. Quanto alle tariffe – conclude Toti – chiediamo che siano ripensate considerando l'acqua come bene comune: una risorsa limitata e un diritto di tutti, con un metodo progressivo basato sui componenti il nucleo familiare, in modo da non penalizzare le famiglie numerose, e con sensibili agevolazioni per i più bisognosi”.

Il documento nella versione integrale approvata dalla Direzione può essere scaricato in formato pdf qui: https://www.pdpisa.it/sito/fileadmin/user_upload/Documento_servizio_idrico_DEF.pdf

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