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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Luca Nannipieri su Pisa: "Costruiamo un grande Ponte monumentale per combattere il declino"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Ponte di Mezzo è uno dei ponti più anonimi d'Italia, eppure è il ponte principale della città, dove si affaccia il Palazzo del Comune ed è l'anello di congiunzione tra le due strade più simboliche: Corso Italia e Borgo stretto. Costruiamo un nuovo ponte monumentale per combattere (anche esteticamente) il declino. Pisa ha smesso da 7 secoli di essere grandiosa, di pensare in grande, di voler competere con le grandi città italiane, e il Ponte di Mezzo ne è la prova: è modesto, di una modestia quasi impiegatizia, puramente funzionale, da ufficio. I ponti di Pisa sembrano pensati dall'ufficio sinistri del ragionier Ugo Fantozzi, tanto sono irrilevanti esteticamente, attrattivamente. Eppure i ponti da Roma, Firenze, Venezia, dimostrano che non servono solo a permettere l'attraversamento funzionale del fiume, ma sono diventati il simbolo della città grazie alla loro unicità estetica, di cui invece Pisa ne è priva. Sappiamo che durante la seconda guerra mondiale, a Pisa e altrove, i ponti strategici sono stati abbattuti e dopo, negli anni della ricostruzione post bellica, sono stati ricostruiti con l'intento anzitutto funzionale di permettere il ricongiungimento delle due sponde della città, sebbene vi sia stata una vivacissima discussione cittadina all'atto della progettazione. Ora possiamo fare un passo avanti. Il declino di Pisa è evidente e non lo combatti solo con iniziative giuste ma passeggere come festival, manifestazioni e performance sotto le Logge. Non lo combatti appaltando la realizzazione di qualche murales in giro per il centro città e la periferia. Il declino lo combatti all'altezza in cui il declino è: lo combatti cioè contrapponendogli una rinascita anche e soprattutto estetica della città nei punti nevralgici della città stessa. Ci sarà un motivo per cui i milioni di turisti si fermano a vedere Piazza dei Miracoli e faticano ad andare altrove? Uno tra i tanti motivi è evidentissimo: Piazza dei Miracoli ha una grandiosità estetica, progettuale, una sfida architettonica, decorativa, simbolica, che manca al resto della città, se si escludono singole eccellenti piazze come la Piazza dei Cavalieri o alcune chiese. In Piazza dei Miracoli si avverte quella grandiosità che nel resto della città si rintana. Per questo costruiamo un nuovo ponte monumentale al posto dell'attuale Ponte di Mezzo. Coinvolgiamo progettisti, architetti, nei bozzetti, e il ponte più grandioso, adatto al contesto paesaggistico e urbano, lo realizziamo. Il declino si combatte costruendo monumentalità e grandezza progettuale. Se invece volete restare nella palude attuale, rivolgetevi all'ufficio del ragioniere Ugo Fantozzi che, nell'ultimo decennio, è stato molto prolifico e ascoltato - ahimè - nella nostra città.

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