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Manovra di Ferragosto: ecco le ripercussioni in provincia

Se il decreto diventasse legge, i comuni di Orciano Pisano e Monteverdi Marittimo vedrebbero sparire assessori e consiglieri. Al sicuro invece l'ente provinciale grazie al numero degli abitanti

Si sentono anche in provincia di Pisa i riflessi della manovra per il pareggio di bilancio, varata con il decreto legge n°138 del 13 agosto 2011.
All'art.16 infatti nell'ambito della riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica nei comuni, è contemplato che nei comuni con popolazione pari o inferiore a 1000 abitanti, il sindaco diventi il solo organo di governo e siano soppressi la giunta ed il consiglio comunale. Così nel territorio di Pisa sarebbero due i comuni interessati dal provvedimento: Orciano Pisano, 623 abitanti, e Monteverdi Marittimo, 784 abitanti.
I dati, sui quali fare riferimento per stilare il numero dei residenti e quindi decidere il taglio di assessori e consiglieri, sono quelli del censimento 2011 che saranno diffusi solamente l'anno prossimo. Tuttavia resta praticamente impensabile che i due piccoli comuni riescano ad incrementare il numero di cittadini di qualche centinaia di unità.

CURIOSITA'. Scorrendo la storia del comune di Orciano Pisano, si scopre che nel recente passato non era un ente autonomo. Nel 1927, in pieno periodo fascista, infatti, un decreto governativo lo aveva incorporato al vicino comune di Santa Luce, formando il comune di Santa Luce-Orciano. Solo nel 1957 aveva riacquistato la sua autonomia amministrativa. 

Per quanto riguarda invece le disposizioni sulla soppressione delle province, contemplata all'art.15 del decreto legge, la provincia di Pisa esce indenne dalla manovra. Infatti il provvedimento prescrive l'abolizione degli enti con una popolazione inferiore a 300 mila abitanti o con una superficie totale al di sotto dei 3000 chilometri quadrati. Si salva dunque Pisa con i suoi circa 418 mila abitanti.

E' ancora presto tuttavia per tirare le somme, visto che il tutto dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

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