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La mozione di sfiducia ad Andrea Buscemi arriva in Consiglio Comunale

'Diritti in Comune' ha promosso la richiesta di ritiro delle deleghe o di dimissioni per la prossima assemblea del 17 luglio

Il primo Consiglio Comunale si terrà il 17 luglio ed uno dei primi voti potrà essere quello sulla sfiducia dell'assessore alla cultura Andrea Buscemi. Prosegue infatti il movimento contrario alla sua nomina, con l'interessato che si è difeso tramite il suo legale: "In atto una campagna denigratoria"

Il promotore della mozione di sfiducia, come già anticipato nei giorni scorsi, è il gruppo di 'Diritti in Comune', formato da Una città in comune-Prc-Possibile. Le considerazioni della lista valutano "la sentenza: assolve Buscemi per i fatti anteriori al 25/2/2009 perché prima di quella data non era ancora stato introdotto il reato di stalking e di conseguenza la condotta di Buscemi non rilevava penalmente; dichiara di non doversi procedere per estinzione del reato per prescrizione per i fatti successivi; condanna Buscemi al risarcimento danni a favore della parte civile e a rifondere a tale parte civile la spese legali".

Riporta sempre la mozione che "per la Corte di Appello di Firenze è emersa 'la prova di episodi valutabili come elementi integranti oggettivamente il reato di atti persecutori' e che 'l'imputato nel corso del procedimento penale si è reso responsabile di condotte di minaccia ai danni di due testi per indurle a non testimoniare, a seguito delle quali il giudice per le indagini preliminari ha emesso un divieto di avvicinamento alle predette testi in relazione ai reati di cui agli articoli 377 e 610 del codice penale'. Tenuto conto che la violenza sulle donne viene esercitata attraverso diversi comportamenti che ne ledono il diritto alla piena e pari cittadinanza e che tali comportamenti non sono casuali o dettati da stati emotivi incontrollati, ma sono direttamente conseguenti dalla cultura maschilista delle relazioni tra i sessi, centrata sul dominio del genere maschile su quello femminile".

Ecco quindi che per 'Diritti in Comune' l'amministrazione, nominando Buscemi, ha mandato "alla cittadinanza un messaggio per cui certi comportamenti possono addirittura essere premiati, e avallando di conseguenza le condotte violente di Andrea Buscemi e favorendo così il ripetersi di tali condotte nella società". Il 'Considerato' successo dice poi che "la violenza sulle donne non può essere terreno di negoziazione, e non può essere in alcun modo negata, minimizzata o giustificata, meno che mai da chi ricopre cariche pubbliche".

La mozione chiede quindi al sindaco di "ritirare immediatamente la delega di assessore ad Andrea Buscemi; a non nominarlo o proporlo per nessuna delle cariche pubbliche su cui egli ha, in quanto sindaco, competenza o esprime la posizione istituzionale del Comune; invita lo stesso Andrea Buscemi a dimettersi immediatamente da consigliere comunale".

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