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No Tav tour a Pisa: "Vogliamo più soldi per scuola e sanità"

Mercoledì i No Tav della Val di Susa, insieme a quelli pisani, daranno il via ad una giornata di iniziative per spiegare le motivazioni della loro lotta contro la realizzazione della linea ad alta velocità

Il No Tav tour arriva anche a Pisa. La tappa è prevista per mercoledì 26 ottobre 2011. All'evento saranno presenti i No Tav della Val di Susa, che lottano da vent'anni contro la realizzazione di questa grande impresa pubblica. Il tour farà il giro di 10 piazze italiane e si propone l'obiettivo di spiegare le motivazioni della lotta sociale che i contrari all'alta velocità portano avanti. A Pisa l'evento è organizzato dal Collettivo universitario autonomo, il centro Tijuana, Rifondazione Comunista e il circolo Agorà.

"Bisogna diffondere quello che sta succedendo in questi giorni - spiega Simone, uno degli organizzatori del No Tav tour in città - dobbiamo far sentire la nostra solidarietà. La nostra non è solo una lotta contro la Tav ma anche contro il debito pubblico. L'iniziativa comincerà dal primo pomeriggio: si inizia  alle 15 in Logge di Banchi, con un presidio informativo. Poi alle 19 la manifestazione si sposterà nella Facoltà di Lettere".

"Partecipare attivamente, riportare le tematiche sui beni comuni e comporre un'opposizione sulla cancellazione del debito - continua Anastasia, un'altra delle organizzatrici - noi cittadini italiani non dobbiamo pagare un debito per la costruzione di opere inutili". NO TAV NO DEBITO, è quindi lo slogan di questo tour. I ragazzi che organizzano l'iniziativa vogliono scommettere sul futuro del paese: lottare, proporre tante piccole opere utili e investimenti per uscire dalla crisi economica. Sembrano essere queste le parole d'ordine.

Dopo essersi fatti sentire anche giovedì scorso in Sapienza, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i giovani continuano a dimostrare la loro insofferenza per questo momento di crisi. Tra le motivazioni che verrano affrontate mercoledì, capeggia l'inutilità dell'opera pubblica. Per i No Tav infatti i soldi di questo enorme progetto servono unicamente a rifinanziare le casse della mafia e dei partiti politici. Soldi pubblici spesi male, che andrebbero investiti meglio, nell'ambito cioè della sanità e dell'istruzione.

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