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Palaia, Cambiare in Comune: "Un territorio fragile ma maggiormente curabile"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Di situazioni al limite del pericolo idrogeologico e geomorfologico nel territorio del comune di Palaia ce ne sono in misura considerevole, e per alcune di queste situazioni si può parlare anche di “oltre” il limite. Se andiamo per esempio ad osservare il grado di manutenzione e pulizia in cui versano molti dei nostri alvei fluviali e ripetali non c’è da stupirsi se poi ci troviamo a fare la cronaca di episodi come quello che si è verificato, nel cuore della notte dello scorso 10 settembre, ad un cittadino dell’abitato di Baccanella che si è visto l’abitazione invasa dall’acqua a causa dell’esondazione di un torrente presente nelle strette vicinanze.

Ormai è un dato di fatto che questi eventi calamitosi (frane, alluvioni e terremoti) si verifichino con una violenza fuori dalla norma e con frequenze delle più imponderabili; e di fronte ad una natura che ormai, purtroppo, non può più essere controllata ed arrestata sta in primis alle autorità che amministrano un territorio far si che, grazie ad una intensificazione delle opere di prevenzione e manutenzione sia sul tessuto urbano che su quello del territorio aperto, questi episodi, allorchè si verifichino, non lascino dietro di sé tragedie umane e ingenti danni economici.

Alla luce di questa considerazione risulta un po’ troppo semplicistico da parte del sindaco di Palaia liquidare lo spiacevole episodio subito dal cittadino di Baccanella col dire che la situazione di criticità idraulica in quel punto della frazione palaiese è ormai nota a tutti e che verrà fatta richiesta di interventi urgenti per la messa in sicurezza della zona. Purtroppo l’evento calamitoso non sta lì ad aspettare che si perfezionino queste manovre di palleggio tra chi chiede e chi non fa, né tantomeno avverte quando sta per giungere e con quale intensità o violenza si manifesterà.

La situazione critica del ponte sopra il torrente Rigone è frutto principalmente di una problematica altrettanto preoccupante che interessa ormai da decenni il sovrastante borgo di Alica, borgo che ad oggi si trova in gran parte sprovvisto di un reticolo fognario di regimazione delle acque meteoriche superficiali e, in gran parte delle sue strade, di idonei marciapiedi, con tutte le complicazioni evidenti che ne derivano per ciò che ne sta a valle, per l’abitato di Baccanella. Occorrerebbe quindi che la Pubblica Amministrazione iniziasse a dare un segnale di maggiore attenzione verso questa parte di territorio con interventi volti a dotarlo di opere pubbliche basilari come lo è una fognatura bianca e magari assumerebbe anche più senso l’impegno civico del cittadino nel tenere pulito; ma puntare il dito sul privato senza guardare alle proprie responsabilità è alquanto fuorviante.

Questo è ciò che è accaduto a Baccanella ma di punti critici nel territorio comunale sui quali l’Amministrazione deve tenere alta l’attenzione (anche facendo le dovute pressioni sugli Enti preposti) ce ne sono ben altri come ad esempio, nella frazione di Forcoli, il torrente Roglio in prossimità del ponte di Via Roma, dove da troppo tempo non viene eseguita più nessuna opera di pulizia e manutenzione, e il torrente Tosola in zona Nuova Primavera lungo tutto il tratto in cui subisce un intubamento. E’ giusto e necessario segnalare queste emergenze affinché non diventino motivo di tragedie come quelle appena passate sulle cronache locali.

Nico Giusti, Cambiare in Comune

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