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Palaia, la Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli va in liquidazione, la minoranza: "Lacunosa gestione dei passati tentativi di vendita"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il Consiglio Comunale di Palaia, facendo seguito alla delibera della Provincia di Pisa, ha approvato gli indirizzi per la messa in liquidazione volontaria della Società Agricola Fondi Rustici di Montefoscoli. La vicenda, tesa a salvare la società pubblica, arriva così al suo triste epilogo. La presa di posizione del gruppo di minoranza “Cambiare in Comune” è stata netta e con precisione ha ripercorso l’intera storia che iniziata nel lontano giugno 2007 con la presentazione del primo bando pubblico a Milano ha condotto al risultato odierno, passando per altri quattro bandi pubblici più tutta una sequela di trattative private, di cui l’ultima conclusasi - come sempre negativamente - poche settimane fa. Siamo giunti a tale esito non senza passare però, dal 2014 ad oggi, da ripetute e motivate manifestazioni di perplessità più volte palesate dal gruppo di minoranza, sia nei consigli comunali che a mezzo stampa, circa le procedure e le modalità operative messe in atto dalla Provincia di Pisa, affiancata dal Comune di Palaia, nei vari bandi di gara effettuati, sia di vendita parziale che integrale, e al tempo stesso circa le anomalie negli esiti delle stesse trattative. Una vicenda gestita e portata avanti nel modo sbagliato, che noi non abbiamo mai condiviso. Oltre a tutto ciò non ci dimentichiamo anche di un altro aspetto importante: il valore del patrimonio immobiliare ed agricolo della S.A.F.R. di Montefoscoli ogni anno finiva nelle partite positive di bilancio della Provincia di Pisa garantendone così gli equilibri, altrimenti a rischio di pareggio. Alla luce di tutto quello che negli anni si è verificato nei vari tentativi di vendita delle quote della società resta difficile non vederci dietro una “regia politica” tesa a pilotare la macchina di questa delicata operazione. I 5 bandi intrapresi, i primi ricolmi di richieste inaccettabili, privi di garanzie preliminari, con scarse verifiche preventive, hanno sortito l’effetto di lunghe attese e di una perdita del valore immobiliare iniziale dell’intero patrimonio di oltre il 40%. Le istituzioni sono chiamate per loro vocazione a salvaguardare e tutelare un territorio e i suoi cittadini. In questo caso invece, a causa di scelte scellerate, hanno finito per mancargli di rispetto avviando al degrado un patrimonio storico ed artistico di enorme pregio e ad un’incertezza lavorativa diverse persone”. E di fatto con la messa in liquidazione volontaria della S.A.F.R. siamo stati chiamati a cancellare di fatto l’identità di un bene che ha fatto la ricchezza e il vanto del nostro territorio ed in particolare di Montefoscoli, a cui deve la formazione della comunità stessa. Trecento anni di lavoro, di investimenti consistenti che hanno determinato un assetto fondiario importante che era doveroso preservare assieme ad uno dei complessi agricoli più rilevanti della Valdera. Nessuno poteva ipotizzare un epilogo così negativo quando da quel lontano 2004, anno di acquisto, ben altre erano le prospettive per questo territorio.

Nico Giust - capogruppo Cambiare in Comune - PALAIA

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