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Pd Fornacette: una farmacia comunale per finanziare le politiche socio-sanitarie locali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Quello delle liberalizzazioni e della programmazione nel settore delle farmacie è un questione di grande interesse per i nostri cittadini. Nel vivace dibattito attorno a questo tema, il dato di partenza è che il nostro Paese sconta un incredibile ritardo normativo su tutta la materia: il settore sembra avere assoluto bisogno di una forte iniezione di concorrenza, apertura al mercato, superamento di tutti quei vincoli e di quelle rendite di posizione – come l’ereditarietà dell’esercizio - che portano i soggetti ad operare talvolta in una sorta di regime monopolistico locale. Va da sé che quello farmaceutico non è certo l’unico settore dove le liberalizzazioni potrebbero portare ad un miglioramento del servizio e prezzi più bassi. Su questo, il Governo Monti sembra orientato ad intervenire con decisione e autorevolezza, per fare quello che, in otto degli ultimi dieci anni, il “campione liberale” Berlusconi non si è azzardato neppure a nominare.

Al contempo c’è bisogno di consentire agli enti locali – per lo meno a quelli più virtuosi - stretti nella morsa dei tagli e delle restrizioni alla spesa, nuove opportunità per il reperimento di fondi soprattutto per rafforzare i capitoli e gli investimenti nel welfare locale, nel settore socio-sanitario, nel sostegno alle famiglie più bisognose, all’handicap, al recupero dei fenomeni di emarginazione sociale, in una fase in cui la crisi economica morde di più. Questa è la nostra impostazione, dal chiaro segno progressista, che si contrappone a chi da destra, con populismo e demagogia, ha spacciato per razionalizzazione della spesa la distruzione dello stato sociale, mentre nel frattempo ha lasciato la mano libera agli evasori fiscali di professione, alla corruzione, al clientelismo.

In questo quadro di recente il Partito Democratico di Fornacette ha approvato un documento politico di indirizzo affinché l'Amministrazione Comunale di Calcinaia possa valutare concretamente l'opportunità dell’apertura di una farmacia comunale. Un’esperienza che anche nei comuni vicino al nostro (Pontedera, Santa Maria a Monte, Ponsacco) sta portando risorse all’ente locale, con l’introduzione di positivi elementi di concorrenza a beneficio dei cittadini e di salvaguardia degli interessi collettivi. Sia essa in forma associata con altri comuni o con la presenza di partner privati che garantiscano gli investimenti, l’efficienza e l’efficacia della gestione, questa scelta potrebbe garantire il futuro di quelle attività socio-sanitarie che, spesso in collaborazione con il volontariato locale, caratterizzano il livello e la qualità dei nostri servizi pubblici. È da auspicare inoltre che possa essere Fornacette a candidarsi ad ospitare per prima questa esperienza, visto che il capoluogo può contare già sulla presenza di due farmacie. Nei prossimi giorni il PD di Fornacette valuterà l'opportunità di indire una raccolta di firme a sostegno di questa proposta, affinché il Comune di Calcinaia predisponga uno studio di fattibilità per una nuova farmacia comunale e, nel caso l'ipotesi fosse ragionevolmente perseguibile, faccia richiesta alla Regione per una sua apertura nel rispetto dei parametri e delle condizioni previste dalle normative.


Luca Bindi
segretario del Circolo del Partito Democratico di Fornacette

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