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Piazza XX Settembre: manifestazione contro razzismo, sfruttamento e schiavitù

Anche a Pisa un presidio per le Giornate internazionali di azione per la giustizia sociale e la libertà di circolazione e di residenza, come in altre piazze europee. L'Usb: "In corso una vergognosa campagna sulla guerra, strumentale e razzista"

Si è tenuta lo scorso 22 maggio a Pisa una manifestazione in Piazza XX Settembre in occasione delle Giornate internazionali di azione per la giustizia sociale e la libertà di circolazione e di residenza, contro il razzismo, lo sfruttamento e la schiavitù. L'iniziativa è stata promossa dall'Usb, in risposta al ministro Alfano che "chiede ai comuni di far lavorare gratis migranti e richiedenti asilo".

"Sono oltre 22mila le persone uccise nel Mediterraneo negli ultimi quindici anni – spiega in una nota il sindacato – un vero bollettino di guerra che rivela il carattere criminale delle politiche dell’Unione Europea, assunte con la complicità del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e di alcuni governanti dei paesi di provenienza dei migranti".

Espressa contrarietà alle missioni di guerra targate Unione Europea. "In queste ore la UE si appresta ad una 'missione navale' in Libia. Usando i migranti come scudo e 'arma di distrazione' di massa, per dare all’opinione pubblica l’illusione di poter bloccare chi è in fuga dalle conseguenze della guerra, si nasconde la decisione di una nuova guerra di riposizionamento geopolitico ed economico con base operativa a Roma. Il tutto dentro un contesto di crisi economica ed anche culturale, con la soppressione e la cancellazione di diritti e di spazi di democrazia nei luoghi di lavoro (vedi Jobs Act in Italia) e nella società attraverso le politiche di austerity imposte alle popolazioni, che causano soltanto guerre tra poveri, sfratti, disoccupazione di massa e povertà assoluta".

"In Italia – conclude le sue considerazioni la Federazione Usb di Pisa – è in corso una vergognosa campagna, strumentale e razzista, secondo la quale i richiedenti asilo e i migranti ricevono dai 25 ai 35 euro al giorno. Soldi che né i migranti né i lavoratori, sempre sfruttati, hanno mai visto. Perché spariscono in un torbido sistema di spartizioni e corruzione, che lucra sulla pelle sia dei migranti che dei lavoratori del settore".

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