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Progetto Cascina sul piano strutturale intercomunale: "Carenza di legittimazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

In questi giorni la Giunta del Comune di Cascina si “autoelogia” di un buon risultato raggiunto, a proprio giudizio, per la elaborazione del Piano Strutturale Intercomunale redatto con (o da?) Pisa. Progetto Cascina invece non concorda, né nel merito e soprattutto nel metodo, aspetto questo che sembra sfuggire a molti osservatori della politica locale. Nel merito perché da un primo esame dei documenti, e sulla scorta della esposizione del documento durante gli incontri pubblici occorsi del mese di gennaio u.s., non sembra intravedersi alcun cambio di visione, nessuna svolta, nessuna diversificazione che possa far anche solo immaginare quale sia il progetto che ogni Giunta deve pretendere di avere nel redigere questo fondamentale strumento di governo del territorio con importantissime ricadute sul piano urbanistico, sociale, ambientale ed economico, per la città. Un progetto su tutti rende evidente il motivo di queste conclusioni: la realizzazione di un’uscita sulla FI-PI-LI a San Frediano a Settimo! Ecco, tutte le aspettative alla fine portano giusto lì e, come d’incanto, anche questa azione di governo si è trasformata in un incubo; nuovamente. Lo stesso incubo vissuto con l’approvazione dello sciagurato Regolamento Urbanistico redatto dalla Giunta Antonelli. Ed è legittimo che oggi i rappresentanti del PD lamentino la fretta della Giunta nel redigere il Piano, ma è anche altrettanto certo che non dovrebbero dimenticare come non gli siano state sufficienti quasi due consigliature per non arrivare ad una conclusione del progetto che avrebbe riguardato la città metropolitana pisana da 200 mila abitanti. Nel metodo, ancora peggio, riteniamo non sia politicamente corretto che la Giunta ed il Consiglio Comunale, non solo in scadenza (se non vi fosse stata l’emergenza Covid-19 avremmo certamente votato in questo giorni), ma operante in regime di “prorogatio”, si arroghi l’autorità di procedere all’adozione di uno strumento così importante per i cascinesi, ipotecando e condizionando di fatto l’azione di governo delle amministrazioni che le succederanno. Covid-19 ci ha aperto gli occhi sull’importanza della salubrità e dell’equilibrio dell’ambiente in cui viviamo e ci invita a ripensare con calma e a prendere decisioni ponderate riguardo al territorio e all’ambiente in un clima più sereno. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale e non possiamo fingere di non vedere che le esigenze di domani non è detto siano quelle di oggi tantomeno quelle del passato. Ritenendo che tale azione amministrativa sia lesiva dei diritti dei cittadini di Cascina, l’attuale giunta a guida leghista, perseguita in non perfetta armonia con le norme vigenti ed in contrasto con le regole del buon senso e del “galateo Istituzionale”. Progetto Cascina comunque non si sta limitando ad una mera e sterile schermaglia politica a mezzo stampa o attraverso i social network ma ha reso partecipe della questione, chiedendone l’autorevole intervento, il Prefetto di Pisa, trasmettendo una nota ufficiale che è possibile leggere al seguente link https://www.progettocascina.it/piano-strutturale-intercomunale-carenza-di-legittimazione/

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