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Programma di mandato di Conti, Pd dubbioso: "Tante carenze e senza prospettive"

Il Partito Democratico critica duramente il piano dell'amministrazione e promette battaglia in Consiglio Comunale

Una città "isolata", frutto di una pianificazione "improvvisata" e "senza prospettiva". Risulterebbe così Pisa dal programma di mandato immaginato dall'amministrazione Conti secondo il Partito Democratico, partito che oggi, 19 novembre, ha analizzato il documento presentato dal sindaco la settimana scorsa. Il gruppo di minoranza presenterà emendamenti domani in Consiglio Comunale, ma la battaglia politica proseguirà certamente nei prossimi mesi.

Sono infatti tanti i punti critici rilevati dai consiglieri Giuliano Pizzanelli e Maria Scognamiglio, insieme al segretario comunale Biagio De Presbiteris. "Il programma - ha valutato proprio quest'ultimo - appare tutto schiacciato sul presente, senza alcuno slancio strategico o progettualità di medio-lungo periodo. Le azioni ed i progetti di carattere più strategico sono solo quelli ereditati e in corso di realizzazione, ovviamente senza riconoscere il merito a chi ce l'ha davvero. Manca completamente un'analisi del contesto regionale, dello sviluppo dell'area costiera come traino, insieme all'area fiorentina e all'Arno valley, dell'intera Toscana. Non c'è alcun accenno all'area pisana, se non superficiale, come se Pisa fosse isolata dal mondo che la circonda".

Un "facciamo da soli" in sostanza, che per la Scognamiglio è l'atteggiamento peggiore: "Abbiamo già visto come l'amministrazione voglia decidere senza un confronto, che invece è necessario. Agisce senza pensare alle conseguenze, senza una prospettiva. Vedi la chiusura del campo rom di Oratoio: nulla si dice poi su come risolvere la situazione delle persone del campo". "E' difficile dire cosa sia peggio, dico davvero - ha commentato Pizzanelli - si va dalle carenze ai ripensamenti, passando per concezioni che lasciano senza parole. Ad esempio si fa riferimento a 'concerti rock' come causa di 'abbattimento culturale' della città. Oppure per le 'feste e giochi antichi', come Luminara o Gioco del Ponte, si parla di loro crisi per colpa della 'laicizzazione' e della 'demonizzazione del senso sacro'. Si fa fatica a commentare o non ridere".

Nel dettaglio gli spunti più critici riguardano infrastrutture, viabilità e sociale. "La mancanza più evidente - si legge nel documento Pd di critica al programma - è l'aeroporto. Non si dice niente sullo sviluppo sulla necessità che Toscana Aeroporti mantenga gli impegni sugli investimenti per la nuova aerostazione. Niente sul rispetto dell'ordinanza relativa al traffico improprio dei bus. Niente sulla promozione del People Mover. Niente sulla cittadella aeroportuale e quindi sul nuovo polo fieristico-congressuale. Si percepisce una subalternità verso l'azienda e Firenze". E ancora: "Non viene detta una parola rispetto ai problemi aperti con lo Stato. Tre esempi su tutti: nessun accenno all'incremento degli organici delle Forze dell'Ordine, niente sulla conclusione del Museo delle Antiche Navi, niente sulla realizzazione della rotatoria di San Piero".

Fra i "voltafaccia" dalla campagna elettorale ci sono Società della Salute e bancarelle del Duomo. "Nel programma elettorale Conti scriveva 'graduale uscita da questo inutile carrozzone (Sds), ridistribuzione di servizi e personale fra Asl e Comune', adesso dice: 'Sarà presa in esame, attraverso un approfondito studio di fattibilità giuridico-economico, la possibilità di rivedere e rendere più performante l'attività della Società della Salute"; per le bancarelle dice Pizzanelli "si è fatto intendere che potessero tornare in Piazza dei Miracoli, ora non fa cenno al rientro, neppure temporaneo. Siamo d'accordo, la piazza va tutelata".

Come priorità il Pd vuole chiedere modifiche sugli interventi per asili nido e tangenziale nord-est. "Vogliamo bloccare l'idea folle di abbattere tre arcate dell'Acquedotto Mediceo. Per quanto riguarda i nidi l'amministrazione vuole limitare l'assegnazione a chi è residente da più anni nel nostro Comune. Per discriminare gli stranieri, si colpiscono anche gli italiani! Una disposizione senza senso: cosa accade a una giovane coppia italiana che intende venire a risiedere a Pisa? Sapendo che non avrà il nido per il figlio, potrebbe scegliere di andare ad abitare in altro territorio. E' una regola che disincentiva le nuove residenze, mettendo a repentaglio l'incremento dei residenti avvenuto negli ultimi anni".

"Un altro punto - conclude De Presbiteris - è che ancora non si sa niente in merito alle assegnazioni degli alloggi Erp e dei contributi all'affitto, quando negli anni scorsi a settembre erano già usciti i bandi. Faremo interpellanza domani per chiedere informazioni, intanto oggi incontreremo il sindacato inquilini Sunia. Siamo stati attaccati molto per essere noi 'staccati dalla città', ma una visione incentrata sull'oggi come ha questa amministrazione porta a non avere prospettive. Temo che i prossimi saranno anni di fuoco a Pisa".

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