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Raffaele Latrofa (NCD) sulla città allagata

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

“Premetto che non attribuisco ai nostri amministratori la colpa dell’evento eccezionale di pioggia che ha colpito la città. Ci mancherebbe altro!” dichiara Raffaele Latrofa, capogruppo NCD in consiglio comunale. “Loro colpa è invece quella di trascurare manutenzione e pulizia delle fognature bianche. È inaccettabile quello che è successo a Pisa in queste ore: si è sancito il fallimento di chi ci governa. Compito di un politico, infatti, soprattutto in tempi in cui i finanziamenti scarseggiano, è quello di saper scegliere la priorità delle opere cui assegnare i fondi. Negli ultimi dieci anni, invece, i nostri amministratori hanno fallito in strategia, privilegiando opere faraoniche come il People Mover, e trascurando, invece, lavori strutturali indispensabili. Che senso ha far salire un turista su una navetta supertecnologica, quando poi lo stesso turista si deve mettere gli stivali per camminare in città?” Latrofa prosegue preoccupato: “Che i temporali siano eccezionali come questo, oppure siano di entità minore, Pisa va subito sott’acqua mettendo in ginocchio l’intera cittadinanza. Mi meraviglia che nei piani di questa amministrazione io non abbia mai letto progetti di adeguamento serio del sistema fognario. Da due anni e mezzo, cioè dalla scorsa campagna elettorale, io, anche come ingegnere civile , sostengo che è invece indispensabile prevedere un grande piano delle manutenzioni (fognature bianche, illuminazione pubblica, asfaltatura delle strade, verde urbano). Evidentemente i nostri amministratori non lo considerano importante; abbiano ora il coraggio di dire ai Pisani che per loro, più delle fognature, in questi anni erano importanti l’Ikea e il People Mover; abbiano il coraggio di dire che hanno sbagliato a impelagarsi in progetti fallimentari come la Sesta Porta, le ex-Stallette, il parcheggio di Piazza Vittorio, per cui ora si devono sborsare milioni in più rispetto al budget preventivato.”

Conclude Latrofa: “Ritengo inoltre che sia indegno affrontare con la protezione civile emergenze come quella delle ultime ore. Questa va impiegata per eventi realmente gravi, come i terremoti o i black out che interessano una città intera. I cittadini pagano fior di tasse a Fiumi e Fossi (ora Consorzio 4 Basso Valdarno): sia questo ente a occuparsi dell’emergenza allagamenti con un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria. Finisco con due appelli: il primo agli amministratori, perché comincino a buttare giù un piano di grandi manutenzioni e si adoperino per attivarlo. Se non ci sono subito i fondi, non chiedo loro di completarlo globalmente, ma almeno si diano da fare per procedere per stralci. Basta che partano con il progetto. Il secondo appello va alle altre forze di opposizione, perché possiamo trovare un punto di unità e cercare un piano di azione comune per scuotere questa città abbandonata a se stessa. Degrado chiama insicurezza: questi sono i due drammi di Pisa. Con le manutenzioni appropriate il degrado diminuirà e la città diventerà più sicura”.

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