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Politica Castellina Marittima

Fusione dei Comuni: cittadini di Castellina e Riparbella alle urne

Voteranno per esprimere il proprio parere sulla possibilità di diventare un ente unico. Spetterà al Consiglio Regionale poi la decisione finale in merito

Domenica 8 e lunedì 9 maggio i cittadini di due Comuni della provincia di Pisa, Castellina Marittima e Riparbella, saranno chiamati alle urne per votare al referendum consultivo sulla fusione. Spetterà poi al Consiglio Regionale decidere nel merito.  Oltre che nei due Comuni pisani, si voterà anche a Capolona e Castiglione Fibocchi in provincia di Arezzo e a San Marcello e Piteglio a Pistoia. Sei enti dunque che potrebbero diventare tre.

Le urne rimarranno aperte dalle 8 alle 22 la domenica e dalle 8 alle 15 il lunedì. A Capolona e Castiglion Fibocchi sono chiamati al voto complessivamente 6.056 elettori, poco meno di tre quarti a Capolona e il resto a Castiglion Fibocchi. A Castellina Marittima e Riparbella potranno votare in 2.943 e 7.905 a Piteglio e San Marcello, che da solo di elettori ne conta 6.190. Potranno partecipare anche gli stranieri residenti da almeno cinque anni.

In tutta la Toscana dal 2012 sono già stati diciassette i referendum che si sono svolti in Comuni che avevano deciso di fondersi. Nove hanno detto sì e per otto la fusione c'è già stata: Abetone e Cutigliano lo faranno dal 1 gennaio 2017. I Comuni di tutta la regione sono così passati da 287 a 279 (e saranno 278 tra pochi mesi). Otto referendum invece sono stati bocciati.

I REFERENDUM PRECEDENTI
Il primo dei diciassette referendum che ci sono già stati è stato quello del 6-7 maggio 2012 in Casentino, che ha coinvolto tredici diversi Comuni
ma bocciò il comune unico. Il 21-22 aprile 2013 di referendum ce ne sono stati ben quattro: negli otto Comuni dell'Elba vinsero i 'no', mentre si
sono fusi Figline e Incisa, Castelfranco e Piandiscò, Fabbriche di Vallico e Vergemoli. Il 16 giugno 2013 è stata la volta di Castel San Niccolò e
Montemignaio, dove i cittadini hanno detto che la fusione non era da farsi.
Altri nove referendum si sono svolti il 6-7 ottobre 2013. Nel pisano i cittadini di Peccioli e Capannoli bocciarono la fusione con Palaia, dove avevano prevalso i 'sì', mentre sono diventati un Comune unico Lari-Casciana Terme e Lorenza-Crespina. Via libera anche al nuovo Comune di Pratovecchio Stia e a quello di Scarperia e San Piero a Sieve nel Mugello, mentre un 'no' è stato registrato per Suvereto e Campiglia e per la proposta di un Comune unico di Villafranca e Bagnone. Saltata anche la fusione tra Aulla e Podenzana e Borgo a Mozzano e Pescaglia. Il penultimo referendum si è tenuto il 26-27 ottobre 2014, con la nascita dal nuovo Comune di Sillano Giuncugnano. Poi c'è stato il 29-30 novembre 2015 quello dell'Abetone e Cutigliano, con il via libera alla fusione ricevuto a gennaio dal Consiglio Regionale.

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