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Referendum moschea bocciato, Bedini (FdI): "Limitata la libertà di partecipare"

Il consigliere comunale commenta e critica la decisione del Comitato dei Garanti

"L'ultimo pronunciamento dei garanti è in linea quanto sta accadendo a Pisa con il 'patentino' che limita fortemente la libertà di manifestare le proprie idee a chi non la pensa come Filippeschi e compagni: due vicende inquietanti, che sono lo specchio della mancanza di libertà e di possibilità di partecipazione a Pisa, una città sempre più soffocata dal regime Pd, che, come tutti i regimi antidemocratici, impone cosa si può dire e fare e cosa no".

E' questo il giudizio critico del consigliere comunale di Fratelli d'Italia Filippo Bedini, il giorno dopo la nuova bocciatura del quesito del referendum sulla moschea. "La giustificazione che si legge nel verbale dei garanti - sostiene - è un mero processo alle intenzioni, che ha del ridicolo: ricordo che il quesito precedente, proposto e accettato, era promosso da un comitato che si chiamava 'NO moschea': l'intenzione allora era più che espilicita, eppure... Il comitato 'Il popolo decide' ha, anzi, tenuto un profilo legato più tecnicamente alla partecipazione. Ma chi amministra Pisa non ha idea di che cosa sia la partecipazione!".

Bedini rimanda alle prossime votazioni: "Il referendum, a dispetto dei garanti, è, comunque, già fissato: saranno le elezioni comunali di fine maggio a offrire la possibilità ai pisani di decidere anche sulla costruzione della seconda moschea cittadina: la grande moschea prevista a Porta a Lucca. FdI è stata la prima forza politica, e all'inizio della vicenda purtroppo anche l'unica, a opporsi all'edificazione della moschea; auspichiamo che gli elettori pisani tengano presente questo dato anche domenica prossima!".

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