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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Referendum moschea, Juri Dell'Omodarme: "Quesito politico che sfrutta la paura"

Il consigliere comunale Pd, presidente della Commissione urbanistica del Comune, attacca i 'No Moschea': "Quando potevano fare le osservazioni non le hanno fatte, si vuole impedire la libertà di culto"

"Il referendum sulla realizzazione della moschea non ha nulla di urbanistico". E' questa la convinzione del consigliere comunale Juri Dell'Omodarme, presidente della Commissione urbanistica del Comune di Pisa. Ad avvalorare l'opinione dell'esponente Pd ci sarebbe la mancata partecipazione dello schieramento contrario alla struttura a tutte le fasi procedurali urbanistiche che hanno trattato la destinazione d'uso dell'area.

Parte da lontano Dell'Omodarme: "Mi permetto di trascrivere qui il testo del programma elettorale del mandato 2013-2018 del sindaco Marco Filippeschi, che i cittadini hanno votato con elezione al primo turno: Capitolo V della prima parte, punto 6: 'Valorizzare scelte importanti come quella dell'individuazione in via del Brennero - via Chiarugi dell'area per la costruzione di un centro di culto e di cultura per la comunità islamica, aperto al quartiere e alla città'. Capitolo V della seconda parte, punto 1: 'Accompagnamento delle comunità islamica verso la costruzione di un centro di culto e di cultura, aperto al quartiere e alla città; iniziative per dialogo interreligioso'. Non potevano essere usate parole più chiare".

La previsione della moschea è quindi di dominio pubblico da tempo. "Il Consiglio Comunale - prosegue il consigliere - tra il 2012 e l’inizio del 2013 ha prima adottato e poi approvato, la variante che includeva il cambiamento di destinazione d'uso di quell'area da residenziale a edificio di culto. Tra la delibera di adozione e quella di approvazione c'è stato un periodo, stabilito per legge, per la presentazione di osservazioni da parte di singoli o di associazioni. Ebbene, né da parte del Comitato promotore del referendum, né da parte di alcuno dei suoi aderenti, sono giunte osservazioni sulla specifica scheda oggetto del quesito referendario".

Tale mancato 'interesse ad agire' è stato assente anche recentemente spiega il presidente della Commissione: "In questo 2016 è accaduto ancora in modo più grave: nemmeno nell'iter attualmente in corso della Variante di Monitoraggio, che ha confermato la previsione del luogo di culto in quel luogo, sono state presentate osservazioni. Questa variante è stata adottata dal Consiglio comunale il 17 dicembre 2015, e dal 27 gennaio al 27 marzo 2016 era possibile presentare osservazioni. Erano i giorni in cui i 'No Moschea' discutevano la riformulazione del quesito con il Comitato dei Garanti. Perché non hanno presentato osservazioni?".

Per Dell'Omodarme "la risposta è chiara: l'interesse di tale Comitato non è di carattere urbanistico, come in modo fuorviante dice il quesito, ma tutto politico sfruttando la situazione internazionale e le paure legittime dei cittadini per una battaglia strumentale e negatrice di diritti fondamentali".​

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