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Santa Maria a Monte: regolamento urbanistico in salsa socialista

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Lo strumento importante che detta le regole per uno sviluppo e per un orientamento dei prossimi dieci anni è il regolamento urbanistico approvato in questi giorni e in fase di adozione.

Le due anime socialiste Parrella - Melani hanno creato un monocolore socialista, portando avanti il loro lavoro svolto da oltre trent'anni nel palazzo, prima con i comunisti ed ora con la destra.

Nel nuovo piano c'è una nota positiva, ovvero quella di accettare la richiesta di alcuni proprietari di terreni edificabili sul quale non hanno intenzione di costruire, di riconvertirli in terreni agricoli, risparmiando così ingenti somme in tasse.

La crisi del mercato edilizio infatti ha drasticamente ridotto le opportunità di vendita degli immobili e a Santa Maria a Monte sono oltre 400 gli appartamenti in vendita, molti proprietari di terreni hanno dovuto desistere dal costruire, trovandosi però a dover pagare una IMU ben più alta di quella dei terreni agricoli. La decisione è pertanto saggia e in più ha il pregio di diminuire significativamente il rischio di cementificazione nel territorio.

L'altra decisione che balza all'occhio di chi legge il nuovo regolamento urbanistico è senz'altro quella di obbligare chi sta costruendo un immobile a realizzare a sue spese su buona parte del terreno edificabile un parcheggio pubblico o un'area a verde pubblico. Si tratta dello strumento urbanistico denominato "PUC", introdotto dalla Regione Toscana.

Il nuovo regolamento urbanistico si dimentica dei parcheggi del centro di Santa Maria a Monte, anzi i pochi e insufficienti previsti nelle vecchie carte sono stati ridotti, i nostri amministratori non hanno capito che per uno sviluppo del centro storico la prima cosa è dare la possibilità ai futuri abitanti e clienti di parcheggiare vicini al centro.

A nostro avviso era opportuno prevedere un grande parcheggio nella valle del Mori sotto quello esistente degli ex macelli, mentre sotto il monumento prevedere un area per manifestazioni e adiacente un parcheggio. Queste scelte avrebbero sicuramente ridato vita a Santa Maria a Monte e avrebbe aperto la porta a nuove attività.

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