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Pisa Mover, il M5S: "Acrobazie contabili, finanziamenti europei a rischio"

I pentastellati gettano ombre sulle modalità di rendicontazione dei lavori e attaccano l'amministrazione comunale di scarsa trasparenza. Pisamo rassicura

"Una serie di acrobazie contabili che potrebbe esporre il Comune a dover restituire, in futuro, i finanziamenti europei percepiti". Dopo la denuncia dell'ex direttore dei lavori, l'ingegner De Michelis, questa volta è il Movimento 5 Stelle di Pisa, dopo un percorso portato avanti nelle Commissioni Consiliari, a gettare ombre sulle modalità di rendicontazione dei lavori del Pisa Mover.

"Il finanziamento pubblico ammissibile per il Pisa Mover - afferma Elisabetta Zuccaro, capogruppo del M5S in Consiglio Comunale a Pisa - è di circa 21 milioni di euro, di cui 7 provenienti da fondi europei e 14,1 da fondi nazionali. Questa cifra viene versata al Comune attraverso la Regione. Al 31 dicembre 2015, termine ultimo per presentare la rendicontazione degli interventi per la realizzazione dell'opera, sono stati rendicontati solo il 70% dei lavori effettuati. Il restante 30% è stato presentato con riferimento ad opere che, secondo il Comune, sarebbero collegate al Pisa Mover. Una serie di interventi, tra cui ad esempio, il parcheggio della Sesta Porta o quelli per la nuova viabilità all'Ospedale di Cisanello, che invece secondo noi hanno poco a che fare con l'opera Pisa Mover. Per questo pensiamo che una parte dei finanziamenti europei potrebbe essere a rischio, con evidenti ricadute sulle casse del Comune e quindi dei cittadini".

Il Movimento 5 Stelle accusa poi l'amministrazione di scarsa trasparenza. "La decisione di chiedere i finanziamenti per opere collegate al Pisa Mover - prosegue la capogruppo 5 Stelle - è stata presa da Comune e Regione, senza che fossero in alcun modo informati il Consiglio Comunale e le Commissioni Consiliari". "Chiediamo - conclude la consigliera comunale 5 Stelle, Valeria Antoni - di ascoltare in Commissione Consiliare l'ingegner De Michelis e vorremmo che fosse la stessa amministrazione a fare questa richiesta, in nome della trasparenza".

PISAMO. In risposta alla denuncia dei grillini interviene Pisamo che rassicura sul finanziamento per la navetta veloce. "Sono stati confermati i 21 milioni di euro di finanziamento europeo/statale/regionale. Cambia solo la modalità di erogazione ma la sostanza rimane la stessa - spiegano Alessandro Fiorindi, direttore di Pisamo e RUP dell’opera, e Fabrizio Cerri, amministratore unico di Pisamo - entro il 31 dicembre sono state rendicontate il 70% delle opere. La Regione ha riconosciuto che la causa del 30% restante è stata il ritardo di RFI nel consegnare le aree ferroviarie per far partire i lavori. E quindi ha riassegnato l’ultima parte di contributo, circa 7 milioni di euro, utilizzando una linea di finanziamento chiamato 'nodi di interscambio' che premia progetti già conclusi legati alla mobilità. Si sottolinea che tutta la fase di controllo, rendicontazione e concessione dei contributi avviene sotto la responsabilità e il controllo diretto della Regione Toscana".

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