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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini: sì della 4° Commissione

Ora l'approvazione finale del provvedimento spetta al Consiglio Comunale. Tutti a favore, il consigliere Riccardo Buscemi (Fi-Pdl) è uscito dall'aula

La proposta del consigliere Giovanni Garzella (Pisa è) di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini che il Comune di Pisa gli concesse il 23 maggio del 1924 è stata approvata ieri dalla 4° Commissione del Consiglio Comunale. Ora, dopo questo voto, la delibera di revoca di questa cittadinanza onoraria andrà in discussione in una delle prossime sedute del Consiglio Comunale per la definitiva approvazione. Una data probabile, significativamente, è il prossimo 5 settembre, giorno nel quale Mussolini firmò proprio a Pisa le leggi razziali.

Prima della votazione c’è stato un vivace dibattito dove sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere PD Valdimiro Basta ("E' giusto chiudere questo capitolo, il nostro plauso a questa iniziativa"); la consigliera di Sinistra Italiana Simonetta Ghezzani ("Questa vicenda è ancora attuale, basti pensare al referendum costituzionale e agli attacchi all'Anpi o a Casapound a Lucca"); il consigliere Fi-Pdl Riccardo Buscemi ("E' una cittadinanza quella a Mussolini che non si può revocare perché è morto mentre quella a Silvia Baraldini è revocabile perché è ancora viva, la revoca delle cittadinanza a Mussolini è inutile"); la consigliera PD Francesca Del Corso ("E' arrivato il momento di toglierla"); il consigliere Ucic-Prc Ciccio Auletta ("E' un'onta per la città la cittadinanza onoraria a Mussolini, ed è fuori dubbio l'attualità oggi della discriminante dell'antifascismo, abbiamo in Italia una riorganizzazione della destra neofascista fortissima"); dell'auditrice di Noi Adesso Pisa Serena Luperini ("E' un atto inutile"); la consigliera 5 Stelle Elisabetta Zuccaro ("Come antifascista convinta voterò a favore anche se il tema dell'antifascismo meriterebbe un approfondimento maggiore"), il consigliere PD Sandro Gallo ("Questa delibera è un messaggio politico, quella storia non dovrà ritornare mai più") e, infine, la consigliera Rita Mariotti in lista per Pisa ("Non vogliamo che il fascismo torni più, questa revoca è un atto dovuto").  

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