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Rifiuti, cassonetti interrati in centro storico: rimandato l'intervento

I cassonetti acquistati verranno invece installati sul litorale per completare il progetto avviato anni fa. Ucic-Prc: "Politica sui rifiuti inadeguata. A pagare le conseguenze del cattivo servizio offerto saranno ancora ancora una volta i cittadini"

"L'ennesimo dietrofront da parte dell'Amministrazione e, ancora una volta, saranno i cittadini a pagare le conseguenze del cattivo servizio offerto". E' la denuncia lanciata da Ucic-Prc in merito alla vicenda dei cassonetti interrati in centro storico. Ieri durante la I Commissione consiliare permanente l'assessore all'Ambiente Salvatore Sanzo ha annunciato la volontà di installare sul litorale i cassonetti acquistati per completare il progetto avviato anni fa, rimandando così l'intervento più volte annunciato in centro storico.

Un progetto che parte da lontano, previsto già nel 2012 dall'assessore Eligi, allora con delega all'Ambiente, e su cui anche l'attuale Consiglio comunale ha discusso e votato più volte, in occasione dei bilanci e dell'approvazione dei piani finanziari per la determinazione della Tari.

Sulla vicenda interviene critico il gruppo consiliare di Ucic-Prc. "Noi siamo sempre stati contrari al progetto - scrive in una nota Ucic-Prc - convinti che la scelta di utilizzare sistemi diversi tra centro e periferia, e di realizzare infrastrutture molto costose dalle quali sarebbe difficile tornare indietro, fosse una scelta sbagliata. Ma, si diceva, in questo modo si leveranno i brutti cassonetti dal centro e poi non si può tornare indietro anche perché perderemmo il finanziamento regionale di 1,25 milioni di euro che è vincolato a questo intervento. Ieri abbiamo capito che queste due affermazioni erano false".

"Era falso - prosegue la nota del gruppo consiliare - che gli interrati avrebbero sostituito tutti i cassonetti del centro: infatti a fronte delle attuali 75 isole ecologiche ne sarebbero istallate 22, inferiori al fabbisogno anche considerando l'aumento di capienza e la conseguente diminuzione di numero. Era ancora più falso che i finanziamenti regionali fossero vincolati a questo intervento, infatti oggi se ne propone una radicale revisione. Registriamo quindi che la Giunta prende atto dell'inadeguatezza del piano presentato e discusso per quasi quattro anni, come noi abbiamo sempre denunciato. Registriamo che sono state date informazioni inesatte ai consiglieri comunali, compresi quelli della maggioranza, cercando così di convincere anche i più scettici (presenti anche tra le fila del Pd)".

Una politica sui rifiuti e sulla raccolta differenziata, secondo Ucic-Prc, realizzata dall'Amministrazione comunale "senza obiettivi, strategie e strumenti idonei". E ancora: "Una gestione del ciclo integrato dei rifiuti inadeguata e approssimativa che va avanti da anni. Basti pensare a quanti sistemi differenti (con relativi costi) sono stati sperimentati nella nostra città negli ultimi anni. Per non parlare del centro di raccolta a Porta a Mare, inaugurato e smantellato pochi mesi dopo per far piacere a Ikea e mai più ricostruito a causa del fallimento della  Sviluppo Navicelli. Come al solito, chi poi ne paga le conseguenze sono i cittadini: cattivo servizio, alte tariffe, scarso rispetto dell'ambiente con relative conseguenze sanitarie".

"Prendiamo atto - conclude Ucic-Prc - che la nostra proposta, approvata all'unanimità dal Consiglio comunale in occasione del bilancio preventivo, di realizzare un piano pluriennale sulla gestione dei rifiuti, che metta in luce la relazione tra costi degli interventi previsti e l'efficacia in termini di riduzione dei rifiuti e di benefici economici, è quanto mai azzeccata e necessaria e ne pretenderemo l'attuazione".
 

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