rotate-mobile
Politica

Salvini a Pisa, si accende la polemica: "Passerella elettorale, si affittino una sala"

Critica l'opposizione sul programma di incontri promosso dal Movimento Universitario Toscano: prevista la presenza di esponenti del Carroccio

Non si placano le polemiche sull'annunciata presenza del ministro dell'Interno Matteo Salvini ad un incontro promosso dal Movimento Universitario Toscano, incontro che fa parte di un programma di appuntamenti a cui parteciperanno anche altri esponenti della Lega come il commissario Lega Toscana e sindaco di Cascina Susanna Ceccardi. Il calendario di incontri ha ricevuto un finanziamento nell'ambito dei contributi per le attività studentesche promosse dalle associazioni di studenti per l'anno 2019.

"Tra i tanti eventi autorizzati si trovano anche quelli del MUT, un’associazione studentesca chiaramente connessa alla Lega Nord, che vuole usufruire dei fondi universitari unicamente per finanziare la campagna elettorale del proprio partito - affermano Ivan Acerbi e Francesco Suppressa dell'associazione 'Cittàperta' - tra i vari invitati troviamo infatti il segretario della Lega Matteo Salvini, oltre ad altri esponenti di spicco del 'Carroccio'. A causa di una falla normativa nel regolamento, i membri del consiglio studentesco non hanno potuto fermare tale scempio poiché questo avrebbe causato l'annullamento di tutte le altre attività culturali".
"Noi di Cittàperta vogliamo esprimere tutta la nostra indignazione di fronte a questa vicenda - proseguono - l’Università di Pisa non può utilizzare le tasse degli studenti per finanziare la campagna elettorale di uno dei massimi esponenti del governo. Non dimentichiamo che l’Università dovrebbe essere un’istituzione pubblica e totalmente indipendente. Come se questo non bastasse, nel caso specifico si andrà a finanziare la conferenza di un seminatore d’odio, un politico che ha fatto la sua fortuna grazie a una propaganda spicciola anti-migranti. Pertanto, come associazione politico culturale operante in questa città, ci uniamo all’appello lanciato dalle varie associazioni studentesche affinché nei mezzi previsti dalla legge sia possibile fermare questa assurda iniziativa, che avrà l’unico fine di screditare lo storico prestigio ottenuto negli anni da parte della nostra più importante istituzione culturale cittadina".

Fortemente critico anche l'onorevole Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu: "Penso che stanziare risorse dell’Università di Pisa per permettere una passerella elettorale di Salvini e di altri esponenti leghisti nell’Ateneo sia una scelta sbagliata e indecente, da ritirare al più presto. Nessuno vieta a Salvini di venire a Pisa - prosegue il leader di SI  - ma allora si affittino una sala, un teatro, un cinema. Peraltro tra i 49 milioni del finanziamento pubblico e i soldi da Mosca, non dovrebbero mancargli i soldi”. “Ma  non si possono utilizzare fondi pubblici e di un’università - conclude Fratoianni - per la campagna elettorale di un partito”.

"Quello che viene da chiederci è perché un ministro dell’Interno, capo di un partito al governo, abbia davvero bisogno di fare sciacallaggio su dei fondi universitari, già precari, per fare campagna elettorale a Pisa - rincarano la dose i Giovani Democratici di Pisa - soldi pubblici, versati da contribuenti, probabilmente non tutti favorevoli, all’iniziativa del Movimento Universitario Toscano. Invitiamo inoltre le varie associazioni a scrivere un nuovo regolamento per l’assegnazione dei contributi per evitare che si vengano a creare in futuro situazioni di questo tipo".
"Il regolamento in questione, infatti, non è molto chiaro su molti aspetti - sottolineano i GD - di fatto non esiste alcuna figura interna all’università che possa fermare, per valide motivazioni di carattere etico, morale e giuridico, le iniziative destinate a essere inserite nel calendario delle attività. Dunque un’istituzione come l’Università di Pisa si può facilmente prestare a finanziare occasioni di propaganda: basta una raccolta firme". Concludono i Giovani Democratici: "Vorremmo evitare che nel presente, così come nel futuro, fondi di questo tipo, destinati ad attività volte ad accrescere il dibattito all'interno dell'Università, vengano utilizzati a scopi e fini politici".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salvini a Pisa, si accende la polemica: "Passerella elettorale, si affittino una sala"

PisaToday è in caricamento