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Sgombero via Garibaldi, i Cobas: "Gestione squadristica e vigliacca dell'ordine"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Mercoledì 24 maggio la Giunta Filippeschi ha offerto ai cittadini di Pisa la prova concreta di quanto rispetti i diritti sociali, civili, umani.
Ha fatto sgomberare violentemente la casa occupata Mala Servanen Jin (consenzienti e autorizzanti i vari poteri costituzionali: questura, prefettura, magistratura. Viva la Costituzione!) un edificio di proprietà del Comune in via Garibaldi, abbandonato nel degrado più assoluto da anni e giustamente occupato da associazioni di donne, per renderlo fruibile, col duro lavoro di bonifica svolto da loro stesse, in accoglienza per quelle di loro prive di un tetto e in attività e iniziative rivolte a far fronte ai bisogni del mondo femminile.
Carabinieri e poliziotti, fedeli nei secoli alla repressione feroce delle lotte sociali, non si sono risparmiati quanto all’uso indiscriminato della violenza sulle persone occupanti lo stabile.
Certa stampa cittadina, nel sacro furore con cui si innalza a paladina dell’ordine repressivo, non esita a scrivere di manifestanti che avrebbero aggredito i “giustizieri” in divisa.
L’ha vista coi propri occhi il giornalista che ha scritto questa menzogna, pronto e disposto a fornirne la testimonianza al giudice?
O la fonte informativa non è altra che il comando degli stessi giustizieri?
Viva la libertà d’informazione!
L’impresa poliziesca è stata al centro per tutta la giornata del 24 maggio di iniziative di mobilitazione e di informazione, con presidi e assemblee in vari punti della città, compresa la piazza del Comune.
Il 25 maggio il Consiglio comunale ha il compito di misurarsi con la vicenda che ha ricoperto di vergogna la Giunta e i vari poteri costituiti.
La Confederazione Cobas di Pisa esprime senza appello la più netta condanna nei confronti di chi si è macchiato di questa vergogna, si schiera fino in fondo con gli occupanti e solidarizza con loro, in particolare con chi fra loro è stato brutalmente ferito dalle forze del disordine pubblico e ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere.
Ora e sempre dalla parte di chi lotta per la giustizia sociale.

(Pisa, 25 maggio 2017)

CONFEDERAZIONE COBAS - PISA

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